Vince il centrosinistra, tra astensionismo, manifestazioni no vax, violenze – di Giuseppe Careri

Vince il centrosinistra, tra astensionismo, manifestazioni no vax, violenze – di Giuseppe Careri

Una vittoria tennistica, trionfale, ha detto il Segretario del PD Enrico Letta commentando i risultati del ballottaggio per l’elezione dei Sindaci.  La coalizione del Centrosinistra, infatti, vince a Roma con Roberto Gualtieri che ottiene oltre il 60% dei voti. E vince a Torino con Stefano Lo Russo con il 59,21% degli elettori che hanno votato per lui. Entrambi i candidati del Centrosinistra hanno superato i concorrenti del Centrodestra di ben 20 punti.

Dopo le vittorie al primo turno di Milano, Bologna e Napoli, il Centrosinistra, con Roma e Torino, conquista ben 5 capoluoghi di Regione, mentre al Centrodestra rimane la vittoria di misura a Trieste con Roberto Piazza che viene confermato primo cittadino per la quarta volta.

Il dato negativo di queste elezioni è stata la scarsa affluenza alle urne. Hanno votato al secondo turno solo il 43,93% degli elettori rispetto alla prima votazione di due settimane fa, dove i votanti sono stati il 52, 67%.

Per la verità nei ballottaggi molti elettori non tornano a votare, anche perché, nel caso di Roma, Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle, non ha dato indicazioni di voto ai suoi elettori, e Calenda, di Azione, si è limitato a un endorsment per Gualtieri, senza impegnare anche gli elettori che lo avevano votato nel primo turno.

Le elezioni appena concluse sono state precedute e “oscurate” da una settimana di polemiche politiche sui fascisti, manifestazioni, scontri, violenze e assalti squadristi contro sedi istituzionali. Infatti il sabato di 10 giorni fa, c’è stata l’ennesima manifestazione dei No Green Pass a Piazza del Popolo a Roma. Una grande folla di oltre diecimila manifestanti che gremivano una delle piazze più belle d’Italia. Una manifestazione tranquilla, fino al grido di un leader di Forza Nuova, Gennaro Castellino, di spostarsi verso la sede della CGIL in quel momento presidiata da pochi poliziotti. Le immagini di quell’urlo “andiamo a occupare la CGIL” è ormai noto a tutti. Una parte della piazza si riversa quindi nel centro storico, a Villa Borghese, infine al palazzo della CGIL.

Gli squadristi assaltano la sede, devastano scrivanie, computer, telefoni, porte e vetri sfondati mentre nel centro di Roma inizia la guerriglia con i poliziotti intenti a limitare i danni mentre sono attaccati dai più violenti.

E’ solo l’inizio di un escalation di violenze che scatta il giorno 15 ottobre, giorno dell’obbligo di presentare il Green Pass per entrare nei posti di lavoro.

Si soffia sul fuoco. Si organizzano scioperi per bloccare i porti italiani. Si teme un blocco anche degli autisti che trasportano merci su gomma da un capo all’altro dell’Italia per rifornire i supermercati. I portuali presidiano gli ingressi 4 e 7 del porto di Trieste.  Il Governo mantiene il principio del green Pass o il tampone per entrare nei posti di lavoro. Non intende recedere dall’obbligo del Green Pass anche per rispetto dei milioni di persone già vaccinate. Si temono infiltrazioni tra i portuali.

Questo clima di tensione si sviluppa per tutto il giorno e fino a notte con azioni di guerriglia. A loro volta i sindacati unitari organizzano nella stessa giornata una grande manifestazione di protesta a San Giovanni dove partecipano più di 50 mila persone con bandiere dei sindacati. “E’ una festa di tutti” dice Landini, soprattutto è una risposta alla violenza dall’assalto squadrista alla sede del loro sindacato.

Ai portuali di Trieste, a cui si aggiungono subito dopo i no vax, si sovrappongono i manifestanti no Green Pass di Milano con scontri ripetuti con le forze dell’ordine che ai lanci di sampietrini e bottiglie rispondono con i getti d’acqua della polizia. E’ il caos, ma in quest’ultima fase di violenze le forze dell’ordine sono ben organizzate. Il clima è pesante. Si temono ulteriori disordini. Interviene anche il Presidente della Repubblica Mattarella che in visita a Pisa dice: “Sorprende  e addolora che proprio adesso…, adesso che vediamo una ripresa incoraggiante, economicamente, socialmente, culturalmente, proprio ora esplodono fenomeni e iniziative con atti di violenza, di aggressiva contestazione, quasi a voler ostacolare la ripresa del paese”.

L’ultimo atto di queste manifestazioni e violenze si consumano fino a ieri, quando le forze dell’ordine “invitano” i noi vax ad allontanarsi dai presidi del porto di Trieste, visto che i portuali ormai sono andati via. Proseguono i sit in in Piazza dell’Unità con scontri e violenze anche nella città di Milano. Una lotta durata tutta la settimana e che, a urne chiuse, probabilmente cesseranno.

Anche perché molti no Green Pass, migliaia e migliaia sono ricorsi ai tamponi o alle prime vaccinazioni per tornare al lavoro, anche loro esausti delle violenze di chi si infiltrava nelle manifestazioni per creare disordini dannosi per tutti.

Giuseppe Careri