MONTENEGRO: 10 giorni lungo una strada a una sola corsia

MONTENEGRO: 10 giorni lungo una strada a una sola corsia

Il Montenegro è grande pressappoco come il Trentino Alto Adige, è uno stato indipendente dal 2006, non fa ancora parte dell’Unione Europea, ma ha adottato la moneta unica già nel 1999.

Ha un problema con le strade.

Dalla purtroppo poco ridente e monotòno/monòtona capitale Podgorica, in massimo due ore ci si può ritrovare a fare hiking in uno dei tanti parchi naturali dello stato; distesi su una delle 100 spiagge che caratterizzano la piccola porzione di costa del paese; a fare kayak nel lago più grande dei Balcani o a “volare” sopra al secondo canyon più profondo al mondo.

Piccola nazione, grandi panorami.

Comune trovare varietà di paesaggio all’interno di uno stesso Stato, ma colpisce quando questo accade con estensioni così ridotte. Viaggiare in auto in autonomia è veramente semplice, non c’è il rischio d’incappare in animali selvatici, voragini lungo le strade né di perdersi nel totale nulla.

Bisogna solo mettersi in testa che probabilmente per risparmiare spazio, piccolo paese-piccole strade, la maggior parte di queste hanno praticamente una sola carreggiata per il doppio senso di marcia. Nessun problema se ti alleni da 10 o 20 anni potendo ora imboccare le curve lungo il lago Scutari a 100 km/h…un po’ più complicato e mentalmente impegnativo per chi non è abituato a dover fare tornanti in retromarcia con burrone a sfioro.

Un paese nel quale si può guardare l’alba uscendo da un club a Budva, nel quale si può guardare il tramonto seduto sulle rovine del castello di San Giovanni a Kotor, nel quale si può guardare in basso dai 2500 m dello Zla Kolata o guardare in alto dai 1300 di profondità del canyon Tara.

Difficile forse descriverlo in modo da trasmettere tutta questa splendida varietà di luoghi e quindi di sensazioni, profumi…

Cassandra Verticchio