Aspettando il vaccino con pazienza – di Giuseppe Careri

Aspettando il vaccino con pazienza – di Giuseppe Careri

Sono oltre 5 milioni gli over 70 che aspettano di ricevere il vaccino contro il Covid. Dalle ultime rilevazioni del Ministero della Salute, sono ancora l’11% coloro che hanno ricevuto la prima dose e solo il 2% con la seconda vaccinazione.

E’ l’esercito dei dimenticati, di tutti coloro che hanno dai 70 ai 79 anni rimasti  esclusi, quindi, dai soggetti a rischio valutati dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute.

E’ andata meglio ai cosiddetti Over 80 che sono stati già inoculati al 57% con la prima dose seguita poi dal 30% con la seconda vaccinazione.

Sembra strano, ma i problemi ci sono stati anche con persone di oltre 90 anni più bisognose di altre categorie ad essere preventivamente vaccinate. Infatti, in tempo di social, può succedere che Chiara Ferragni, “influencer” famosa con 25 milioni di “follower”, scateni una campagna contro la sanità lombarda che non aveva ancora vaccinata nonna Luciana di 92 anni, malgrado ne avesse tutto il diritto. Solo il giorno dopo la sua protesta è arrivata l’autorizzazione attraverso una telefonata della sanità che la invitava a presentarsi per sottoporsi al vaccino. La replica di Ats Città Metropolitana di Milano, è immediata: erano sbagliati i moduli compilati e non era menzionato il comune di residenza della nonna del marito Fedez.

Per fine aprile il Commissario Francesco Paolo Figliuolo assicura che si raggiungerà quota 500 mila vaccinazioni al giorno, necessari ad alleggerire le terapie intensive e soprattutto a far scendere i contagi e i numerosi decessi giornalieri che non accennano a diminuire.

Attualmente, pur con tanti contrattempi nelle consegne dei vaccini, sono stati inoculati con la prima dose 10 milioni e 600 mila persone, dati al 2 aprile, mentre la seconda dose l’hanno ricevuta in 3.300mila soggetti.

L’ultimo bollettino riporta i dati delle ultime 24 ore; i contagi sono stati 21.261, mentre i decessi 376, per un totale di 100 mila 700 vittime. I pazienti ricoverati in terapie intensiva sono 3.714, dieci in più del giorno precedente.

In Sicilia sono intanto iniziate le vaccinazioni nelle chiese, compresa la cattedrale di Palermo. Nelle 300 parrocchie siciliane sono già 6 mila i cittadini che si sono prenotati per la vaccinazione. La fascia interessata riguarda i cittadini dai 69 ai 79 anni, di tutti coloro che nei mesi precedenti erano stati dimenticati.

Purtroppo in questo periodo di pandemia c’è stata la corsa di tante categorie a tentare di farsi vaccinare al più presto. Naturalmente sono state inizialmente privilegiate le vaccinazioni a tutto il personale medico e infermieristico di tutte le strutture sanitarie del paese; poi si è pensato al corpo insegnante per la loro presenza in classi di 25/30 alunni per 4/5 ore al giorno; e poi altre categorie che non avevano il diritto di precedenza sugli anziani o sulle Rsa. Magari Magistrati, Avvocati, politici, conduttori televisivi, giornalisti. Poi un’altra categoria chiamata con la dicitura “altro”, che ha visto centinaia di vaccinati che non avevano nessun diritto, nessun titolo, per essere vaccinati. E la dicitura “altro” è stata utilizzata per persone poi non identificate, magari giovani, imprenditori, impiegati. Insomma una sorta di furbetti che grazie agli amici degli amici hanno potuto godere di un diritto che spettava sicuramente ai più fragili, agli anziani, a tutti coloro che rischiano la vita se entrano in contatto con il coronavirus.

Anziani in pensione dopo una vita di lavoro, con la speranza di godersi gli ultimi anni della loro vita in tranquillità, in famiglia con i propri figli e nipoti. Persone precarie e non, spesso sereni con se stessi e con la società con la quale hanno convissuto nel mondo del lavoro e degli affetti familiari e sociali. Persone attaccate alla gioia della vita dalla quale non vorrebbero mai staccarsene malgrado i malanni e la perdita di tanti desideri. Lo aveva ben descritto Giacomo Leopardi nei suoi Pensieri: “La morte non è male, perché libera l’uomo da tutti i mali e insieme coi beni gli toglie i desideri. La vecchiaia è il male più grande, perché priva l’uomo di tutti i piaceri lasciandogliene il desiderio, ed è accompagnata da ogni sorta di dolore. Eppure gli uomini temono la morte e desiderano la vecchiaia”.

Questo pensiero è universale e attraversa la mente di tutte le generazioni, giovani e vecchi. Lo aveva colto anche il Premio Nobel Luigi Pirandello che in una dedica ai suoi figli scrisse: “Giovani oggi, vecchi domani”. Per questo vogliono vaccinarsi.

Giuseppe Careri