Arisa vince a Sanremo con “Controvento”. Festival deludente con calo di ascolti. Buona la serata finale con crozza e Ligabue mattatori. Fazio anche nel 2015?

Si è chiuso con la vittoria a sorpresa di Arisa tra i “big” con la sua canzone “Controvento” il 64 esimo Festival di Sanremo. Una manifestazione destinata ad entrare negli annali della storia per il calo di ascolti registrati nelle quattro serate di gara. Un flop che nel futuro deve far riflettere i dirigenti della Rai specie dopo i recenti “rilievi” della Corte dei Conti, e, perché no, anche gli amministratori del comune di Sanremo. Una kermesse canora che ha finito per non entusiasmare gli spettatori, suscitando anche prese di posizione da parte del web.

Ora si scateneranno tutti. Potete giurarci. Si tornerà a fare le pulci ai bilanci, ai cachet dei presentatori, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, a discutere sulle loro prestazioni e sui nomi degli ospiti. E, soprattutto, su quanto è costata la loro presenza all’Ariston.

Un copione vecchio che si rinnova ad ogni stagione. Saranno messe in evidenza le pecche, e ve ne sono state, cercando anche le soluzioni del caso. Si parla già,infatti, del presentatore della nuova edizione. Giancarlo Leone, direttore di Rai 1, propenderebbe, in prima battuta, a tentare la conferma di Fazio. Altrimenti si orienterebbe verso una soluzione da cercare anche questa volta all’interno di Viale Mazzini, affidando la conduzione magari a Fiorello. Tutte soluzioni possibili per far ripartire una manifestazione che da sempre è il biglietto da visita della canzone italiana. Come al solito non è sbagliato affermare che mai come questa volta gli assenti hanno avuto ragione.

Un accenno ora alla serata migliore, la finale. E’ stata l’ultima, la puntata più bella. La puntata del trionfi di Crozza e Ligabue. Dopo la burrascosa partecipazione all’edizione dello scorso anno, il comico genovese si è ripreso la scena, facendo la pace con gli spettatori. Dopo un monologo sul talento italiano nella storia, ha regalato alla platea dell’Ariston una breve imitazione del neo Presidente del Consiglio Matteo Renzi. E non potevano mancare le critiche alle posizioni conservatrice di Carlo Giovanardi e le citazioni per Beppe Grillo chiamato “pazzo mitomane che vuole dichiarare guerra all’Europa in streaming”. Successo personale, infine, per Luciano Ligabue che ha riscosso una duplice ovazione dalla sala.

Enrico Barone