Calciopoli: un’altra grande inchiesta finisce con la prescrizione. Rivince Moggi.

Calciopoli: un’altra grande inchiesta finisce con la prescrizione. Rivince Moggi.

Uno dei più grandi cicloni che hano sconvolto il calcio italiano negli ultimi anni si é concluso sugli scranni della Corte di Cassazione con la prescrizione applicata  a quasi tutti gli imputati. Luciano Moggi e Antonio Giraudo possono gioire. Sia pure per il rotto della cuffia, hanno vinto una delle loro partite più importanti.

L’unico che resta condannato, a poco, per carità, é l’arbitro Massimo De Santis. E’ stato l’unico, infatti, a rinunciare alla prescrizione. Sembra che se ne sia pentito.

Moggi, che non viene mai meno al suo personaggio pubblico, canta addirittura vittoria e preferisce trasformare la sentenza in una piena assoluzione.

Sembra proprio che abbiamo scherzato mentre, invece, un susseguirsi di vicende, ultime quelle della squadra del Parma, dimostrano che il calcio nostrano continua a denunciare la presenza di tare gravissime.

Certo, adesso, si tratta di aspettare le motivazioni della sentenza che, sicuramente, sarà inattaccabile, oltre che definitiva. Ma una cosa é sicura: é l’ennesima conferma che la Giustizia in Italia resta una chimera. Siamo costretti ad accontentarci di quel terribile surrogato costituito dalla sua gestione, spesso impropria e di parte, cosiddetta mediatica, su giornali e televisioni che alla fine segue delle logiche che non possono assolutamente accontentare e far sentire tranquilli i cittadini.

G.I.