I popolari italiani e le elezioni europee

I popolari italiani e le elezioni europee

Ieri a Roma si è svolto l’incontro di Tempi nuovi – Popolari uniti cui erano presenti parlamentari e rappresentanti di altri partiti ed organizzazioni, gruppi ed associazioni interessate alla creazione di un’area centrale che superi le strettoie create dal bipolarismo che caratterizza l’attuale sistema politico.

Aperto da una relazione di Giuseppe Fioroni, l’incontro ha costituito un’importante punto di ripresa dell’impegno per la riaggregazione dei Popolari avviatosi lo scorso 25 febbraio registrando anche l’interesse di INSIEME a far parte di un processo teso alla riaggregazione, sulla base dell’autonomia, di un’area centrale capace di portare al Paese una decisa voce per la riscoperta della solidarietà, del superamento delle divisioni  e disparità sociali, per una efficace determinazione a favore della famiglia, la Persona e le organizzazioni autonome in cui si articola il nostro vivere civile. Come sosteniamo da tempo, è necessario dare vita ad un baricentro del sistema politico, in grado di superarne distorsioni ed arretratezze con la partecipazione di  credenti e non, comunque dediti al bene comune.

Secondo Fioroni mai vi è stato un momento più favorevole per il movimento popolare, finora diviso in troppi rivoli. Le elezioni europee possono costituire un’importante occasione per superare le tante deficienze degli ultimi anni, anche perché il sistema elettorale proporzionale e le preferenze sollecitano la presenza di quelle forze che in questi anni sono state silenziate dal sistema bipolare.

Tempi nuovi – Popolari uniti, avvierà adesso un processo di organizzazione che, partendo dai territori, potrebbe favorire la collaborazione tra entità unite nei principi, ma finora divise nell’impegno concreto. Tra queste c’è INSIEME che ha sempre lavorato ad un processo di aggregazione sulla base dell’autonomia rispetto a centrodestra e centrosinistra, di una forte capacità progettuale e ricercando tutte quelle forme che possono facilitare l’emersione di un nuovo personale politico e di una nuova classe dirigente.

Per INSIEME hanno partecipato all’incontro Eleonora Mosti e Giancarlo Infante, componenti il Coordinamento nazionale del partito. Hanno fatto riferimento al documento programmatico che INSIEME produsse nel corso del Congresso del 25 febbraio scorso indicando quei punti che appaiono fondamentali per verificare tutte le ipotesi di collaborazione con altri partiti disponibili, altre associazioni ed altri gruppi. In particolare, Giancarlo Infante ha ricordato l’impegno contro l’ipotesi dell’introduzione di un sistema presidenziale e dell’autonomia differenziata destinata ad aggravare le condizioni del Mezzogiorno, a proposito del quale restano poco chiare la quantità e la qualità delle risorse destinate dal Pnrr. Vi è, poi, la necessità di dare vita ad uno Statuto del lavoro destinato sia a superare la grave crisi in cui sono finiti tutti i lavoratori, sia le aziende che pagano il costo della mancanza di politiche adeguate, a maggior ragione dopo la crisi della Covid e le conseguenze della guerra d’Ucraina. E oggi, si pone in maniera drammatica la domanda di chi stia pagando, e pagherà, l’inflazione, così come quella di chi trae vantaggi da un aumento del Pil, cosa da apprezzare positivamente, ma che non può finire per costituire ulteriore elemento di disparità sociale e geografica.

Eleonora Mosti ha sostenuto  che la Politica deve tornare a svolgere un ruolo fondamentale per la rigenerazione della vita pubblica, avanzando un nuovo modello di sviluppo inclusivo e solidale che, come dice il Manifesto Zamagni ( CLICCA QUI), sulla cui base è nata  INSIEME, non ci si può più accontentare di un generico riformismo, ma puntare su una vera e propria “trasformazione” dell’Italia. Avendo ben presente che si deve passare attraverso l’azione della Cura, la Cura della Persona, A partire dalle grandi questioni etiche e delle relazioni tra gli esseri umani. E in questa direzione deve mobilitarsi una particolare attenzione alle questioni della Sanità.

Secondo Eleonora Mosti la “trasformazione” non può essere opera di pochi. “Noi di INSIEME – ha sottolineato- già col nostro nome esprimiamo il desiderio dello stare con quelle forze politiche che hanno con noi questa visione politica comune. Non illudiamoci, – ha proseguito- il protagonismo, il bisogno di appartenenza e potere nella politica esistono. Facciamo tutti un esercizio di umiltà e uniamo le forze, noi siamo nati da alcuni anni, ma comprendiamo che altri partiti nascono e nasceranno perché… così è la politica. L’importante è che ci sia l’idea di servizio richiamato da quel popolarismo sturziano che racchiude gli ingredienti sani per una sana politica”.