Grillo, maschera da astronauta – di Giuseppe Careri

Grillo, maschera da astronauta – di Giuseppe Careri

Mesi di dibattito per sostituire il capo politico con un direttorio. Poi gli Stati Generali. Quindi due votazioni su Rousseau. Alla fine arriva Grillo vestito da astronauta e si fa come dice lui. E’ chiaro che nel M5S comanda la base, direbbe Woody Allen. Beppe prende solo le decisioni.

E’ il folgorante aforisma di Sebastiano Messina su Repubblica dopo l’incontro di Beppe Grillo all’Hotel Forum di Roma con i dirigenti del Movimento 5 stelle e con la presenza di Giuseppe Conte per convincerlo a guidare un Movimento da rifondare. Il coinvolgimento dell’ex Presidente del Consiglio a capo dei 5 Stelle nasce subito dopo il terremoto avvenuto all’interno del Movimento a seguito del voto di fiducia del Governo presieduto da Mario Draghi.

Infatti, malgrado la vittoria al referendum del 60% dei Si alla partecipazione al Governo di unità nazionale, un nutrito numero di Senatori e Deputati hanno votato contro il nuovo Governo in difformità del voto svolto sulla piattaforma Rousseau. La reazione del reggente Vito Crimi di sospenderli dal Movimento è stata la logica conseguenza di uno statuto che non consente ai loro iscritti di avere una propria idea o iniziativa contraria a quella del Movimento.

Per la verità il quesito presentato agli elettori iscritti alla piattaforma era formulato in modo da ottenere, quasi certamente, una vittoria come poi realmente accaduto. Nel quesito vi era scritto: “Sei d’accordo che il Movimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal Movimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi”?

Come si ricorderà, dopo il colloquio con il Presidente incaricato, il garante del Movimento, Beppe Grillo, disse che il Ministero della transizione ecologia era un’idea del Movimento che il Presidente incaricato Mario Draghi aveva semplicemente accettato.

Dopo la sospensione dal Movimento 5 Stelle di numerosi Deputati e Senatori che intendono formare un proprio gruppo in Parlamento, il garante dei 5 Stelle ha promosso  un incontro nella sua villa di Bibbona, poi in un albergo romano con i dirigenti più vicini al garante e allo stesso Giuseppe Conte.

E’ solo l’inizio di una battaglia interna che si concluderà probabilmente con l’ingresso dell’ex Presidente del Consiglio come Capo del Movimento 5 Stelle.

Certo, ci sarà da risolvere il problema dei fuoriusciti, di coloro cioè che non hanno votato la fiducia; del loro rientro se faranno autocritica; ci sarà poi da decifrare e chiarire  il ruolo di Casaleggio, della piattaforma Rousseau, della modifica dello statuto con il superamento dei due mandati che tutti sperano venga finalmente abolito. Tanti problemi da affrontare se Giuseppe Conte accetterà di far parte dei 5 Stelle. Su Twitter Beppe Grillo ha scritto: “Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle. Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile”.

La mossa del Garante, e di numerosi dirigenti grillini, di aggregare Giuseppe Conte nel Movimento ha una valenza anche dal punto di vista elettorale. Dalla vittoria alle elezioni politiche di marzo 2018 con il 32% e oltre di votanti, il Movimento 5 stelle è precipitato quasi al 15% se non di meno. In un sondaggio di questi giorni elaborato da Swg, si apprende che con l’ingresso di Conte, il Movimento 5 Stelle arriverebbe addirittura al 22%, circa 7 punti in più rispetto a questo periodo.

Sempre nello stesso sondaggio di Swg, il Partito Democratico avrebbe invece una perdita secca del 4% che lo porterebbe al 14% dei voti. Per questo motivo, la minoranza interna contesta la linea di Zingaretti.  Per gli ex renziani, il Segretario del PD è troppo subordinato e appiattito sul Movimento grillino.

Per il momento i giochi politici sono fermi in attesa della decisione di Giuseppe Conte di elaborare una piattaforma programmatica per rilanciare il Movimento 5% stelle nel prossimo futuro. Certo, ci sarà da discutere anche sull’opportunità di fare alleanze per i prossimi mesi in attesa del voto di Roma e dell’elezione del Presidente della Repubblica. Nel frattempo è necessario combattere la pandemia e Draghi, senza proclami, ha sostituito Arcuri con un Generale esperto di Logistica e Borrelli con un Ingegnere già esperto di Protezione Civile.

A loro è affidato il compito di far vaccinare milioni di persone in tempi brevi per ritrovare finalmente il sorriso di tutti i cittadini.

Giuseppe Careri