Roma: il degrado di una capitale – di Giuseppe Careri

L’Empire State Building di New York è stato per 36 anni il grattacielo americano più alto del mondo; il cantiere fu aperto il 17 marzo del 1930 e fu inaugurato il primo maggio del 1931 dal Presidente Hoover.
Alla costruzione di questo colosso americano, 80 piani, 443 metri di altezza, contribuirono operai polacchi, tedeschi e i nostri emigranti italiani. Il grattacielo Empire State Building fu costruito in soli 14 mesi.
Solo nel 1967 fu superato in altezza dalle torri gemelle, poi crollate a settembre del 2001 dopo un attacco terroristico.
Roma, il 23 ottobre del 2018 cede la scala mobile della metropolitana Repubblica sotto il peso dei tifosi di calcio. A causa della chiusura della stazione, alcuni esercizi commerciali hanno dovuto sospendere la loro attività; altri hanno avuta una perdita considerevole delle vendite a causa della “desertificazione” della zona di Piazza dei Cinquecento. Per riparare la scala mobile di Repubblica ci sono voluti ben 246 lunghissimi giorni, 8 mesi!
Sorte analoga è riservata alla stazione Barberini per la rottura di un gradino della scala mobile; la stazione è ferma ormai da ben 7 mesi con disagi immaginabili per anziani, disabili e lavoratori. La riapertura prevista; novembre-dicembre 2019.
Il disagio continuo per i cittadini romani purtroppo non termina con il disastro della metropolitana. Sempre più frequente nascono problemi anche per il traffico su gomma; infatti sono ricorrenti gli incendi che colpiscono gli autobus Cotral di Roma per fortuna senza feriti per il pronto intervento degli autisti improvvisati pompieri.
A questo problema di trasporto irrisolto, si aggiunge il disastro ambientale dei rifiuti maleodoranti abbandonati dentro e fuori i cassonetti della capitale d’Italia. C’è la tendenza, spesso, di colpevolizzare il cittadino che getta i rifiuti fuori dei cassonetti, senza specificare che troppo spesso sono strapieni.
Chi fa la raccolta differenziata deve “penare” prima di trovare un cassonetto vuoto. Spesso, in questi casi, si è costretti a riportare carta, plastica e vetro di nuovo a casa per provare a disfarsene magari i giorni successivi.
Il degrado della città più bella del mondo deriva anche dalla poco stabilità politica della Giunta Raggi. Sono infatti numerosi gli avvicendamenti e le dimissioni di assessori delle aziende municipalizzate e tra le posizioni apicali del Campidoglio, rispetto ai pochi che resistono dall’inizio all’esperienza della giunta grillina e della Sindaca Raggi. Naturalmente questi continui avvicendamenti e dimissioni penalizzano una città che ha necessità di una guida sicura.
E’ una situazione a dir poco drammatica, con le forze politiche di governo che cercano di difendere dal baratro la città anche se con umilianti distinguo di circostanza.
A pagare, per il momento, è comunque la cittadinanza. I bus in fiamme, le metropolitane ferme, adesso è il turno della fermata di Ubaldo degli Ubaldi per tre mesi, le lunghe attese per le riparazioni, impediscono di fatto ai cittadini e ai turisti di tutto il mondo di usufruire delle bellezze della città eterna.
Pensate alla bellezza di Piazza di Spagna, di Piazza Barberini e Piazza dei Cinquecento, luoghi d’immensa ricchezza, il vero patrimonio culturale italiano. Non poterci arrivare con i mezzi pubblici è un vero e proprio impedimento ai cittadini di godere delle bellezze di Roma.
Certo occorre confidare anche nella civiltà dei cittadini a non sporcare la città, a non buttare cartacce e cicche per strada, a non pagare il biglietto. Ma prima ci deve essere l’intervento dell’Amministrazione Capitolina per salvaguardare un patrimonio di tutti. Non è ammissibile per la Giunta Capitolina che per una scala mobile crollata s’impieghino oltre 8 mesi per ripararla.
L’esempio dell’Empire State Building è sintomatico: solo 14 mesi per costruire un grattacielo di 80 piani e 443 metri di altezza.
Occorre salvaguardare quindi la “Grande Bellezza”, e per farlo è necessario il concorso di tutti, Amministrazioni Comunali, Governo e Cittadini, ognuno per la sua parte. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi per salvare la città eterna che ci hanno tramandato i nostri padri fondatori.
Giuseppe Careri
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