Forti ritardi nell’imbarco delle armi chimiche siriane da distruggere dopo un trasbordo nel porto di Gioia Tauro

Forti ritardi nell’imbarco delle armi chimiche siriane da distruggere dopo un trasbordo nel porto di Gioia Tauro

Le operazioni di caricamento delle armi chimiche siriane indicate dagli ispettori dell’Opec tra quelle da avviare alla distruzione procede a rilento, mentre si era fissata la data dell’11 Febbraio,oramai superata. Difficilmente i termini previsti, indicati per la fine di giugno, potranno essere rispettati.  In Siria, infatti, come ha ricordato il viceministro degli esteri russo Ghennady Gatilov,  persistono gravi  difficoltà per il trasporto del materiale da smaltire a causa del continuo stato di guerra tra il Governo di damasco e le milizie degli insorti. A questo punto, il rallentamento delle operazioni di  trasporto verso la costa dove il materiale chimico deve essere imbarcato è legate anche alla garanzia di sicurezza per i cittadini.

Al momento sui due vascelli destinati  al trasporto del materiale, dal porto di Latakia a quello di Gioia Tauro, il danese Ark Futura ed  il norvegese Taiko, è stato imbarcato solamente l’11 per cento degli agenti chimici da distruggere. L’ammontare complessivo delle armi da stipare è stato stimato in circa 700 tonnellate di agenti tossici ed in 500 tonnellate di cosiddetti “precursori”, vale a dire i reagenti che da utilizzare per rendere letali i veleni utilizzati nelle bombe e nelle ogive.

Frattanto è giunta nella serata di giovedì  13 febbraio, nel porto della base militare di Rota, nel sud ovest della Spagna,  la nave americana Cape Ray. Su di essa dovranno essere trasbordati e distrutti gli agenti chimici siriani. Questa operazione finale avverrà nel pieno del Mediterraneo, in acque internazionali ed in una zona tenuta ancora segreta.

cape ray

L’attesa in Spagna della nave americana, come riferiscono fonti del Pentagono, “sarà lunga”. Dal porto spagnolo di Rota la nave cargo, partita dalla Virginia dopo la metà di gennaio, salperà non appena le autorità di Damasco avranno ultimato le consegne delle armi chimiche.

Alla Prefettura di Reggio Calabria, convocata dal prefetto Claudio Sammartino, si è svolta una prima riunione nella quale si è iniziato ad esaminare gli aspetti legati alla protezione e difesa civile connesse alle programmate operazioni di trasbordo presso il porto di Gioia Tauro.  Alla riunione oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’Esercito,  della Capitaneria di Porto,  dei vigili del Fuoco  hanno preso parte anche i sindaci dei comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando dell’Asl.

Enrico Barone