La Coca-Cola si farà in casa come il caffè in capsule: il colosso delle bollicine, con un accordo da 1,25 miliardi di dollari, risponde alla sfida di Sodastream

La Coca-Cola si farà in casa come il caffè in capsule: il colosso delle bollicine, con un accordo da 1,25 miliardi di dollari, risponde alla sfida di Sodastream

Dopo che i nomi di battesimo sono comparsi sulle etichette della Coca-Cola, rendendola ancor più “bibita di tutti”, gli strateghi del colosso delle bollicine fanno un’altra mossa, da 1,25 miliardi di dollari. La Coca-Cola presto sarà anche in capsule, da produrre direttamente in casa propria: questo per chi non si accontentasse di avere in cucina bottiglie e lattine della famosa bevanda.

Scarlett Johansson promuove Sodastream, con uno spot che presto è sulla bocca di tutti, ed ecco che la Coca Cola risponde all’azienda israeliana delle bibite fatte in casa con l’acquisizione del 10% di Green Mountain, il produttore del caffè in capsule. Questa l’intesa che si traduce nella possibilità, per la rinomata bibita, di uscire sul mercato per la produzione “casalinga”. Una vera e propria rivoluzione che non toccherà solo la celebre lattina rossa, ma anche le sue “sorelle” Coca Light, Coca Zero, Sprite e Fanta.

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E dire che quando nacque, nel 1886, la bevanda venne proposta dal suo creatore di Atlanta, John Stith Pemberton, come rimedio per il mal di testa e per la stanchezza. Eppure da quel dì la bibita ne ha fatta di strada: battezzata “Coca-Cola” da Frank Robinson, marchio e formula vennero acquistati l’anno successivo dal commerciante Asa Candler, che nel 1892 fondò la Coca-Cola company. La diffusione mondiale cominciò negli Anni Venti, trasformandosi in un business di grandi dimensioni, gestito dalla The Coca-Cola Company con sede a New York.

Sappiamo che per crearla sono impiegati, tra le altre sostanze, estratti provenienti dalle noci di cola ed estratti dalle foglie della pianta di coca (da qui il suo nome) ma l’azienda ha sempre mantenuto segreto l’elenco degli ingredienti della leggendaria ricetta, diritto che ha impedito di avvalorare il sospetto che la Coca-Cola possa creare effetti di dipendenza. La cosa certa è che si tratta di una bevanda eccitante e molto calorica, visto che fra i suoi ingredienti figurano la caffeina ed elevate quantità di zucchero. Per questo la Coca-Cola è stata accusata di provocare danni alla salute ma l’azienda si è sempre difesa, affermando che la quantità dei suoi zuccheri è paragonabile a quella presente nei succhi di frutta. Siamo sicuri?!

Scarlett-cover_3week-315x116Nel frattempo, l’amministratore delegato di Green Mountain, Brian Kelly, commenta soddisfatto l’esito dell’accordo stipulato con Cola-Cola: “Riteniamo che sia una significativa opportunità per accelerare la crescita della categoria delle bevande fredde”.
Il nuovo sistema per le bibite in capsule dovrebbe essere lanciato sul mercato nel 2015. Non resta che attendere la risposta della Sodastream a questa corposa provocazione: chi scomoderà per il prossimo spot l’azienda concorrente del gigante Coca-Cola?

Isadora Casadonte