L’onda della destra fermata dalla Spagna

L’onda della destra fermata dalla Spagna

Non è la prima volta che le “balle” raccontate per mesi da politici interessati e stampa compiacente vengono miseramente smentiti dai fatti. Questa volta ci hanno pensato gli elettori spagnoli a chiarire le cose. Anche in Spagna l’estrema destra post franchista  è netta minoranza.

Il Vox per cui si è tanto spesa Giorgia Meloni ha addirittura perso dei seggi e ne ha raccolto meno del 10%. Ora, dovremo vedere se si va verso la costituzione di un governo minoritario dei popolari, o una coalizione con i socialisti, oppure, se gli spagnoli saranno chiamati a votare nuovamente. Anche se il vincitore, il popolare Alberto Nunez Feijoo, si dice intenzionato a formare un governo per non lasciare gli iberici nell’incertezza.

Se ne dovrà fare una ragione anche quel popolare Manfred Weber che, a dispetto di ogni logica ed ogni coerenza, cui è stato richiamato da altri esponenti del popolarismo europeo, si era messo a lavorare nell’illusione che i futuri equilibri europei saranno condizionati dagli estremisti razzisti e e xenofobi. Lui ha perso in Spagna come Giorgia Meloni.

Il risultato spagnolo, allo stato delle cose dell’oggi, fa prevedere che alle prossime europee sarà difficile non veder confermata quella che oggi regge il Parlamento e la Commissione, cioè la cosiddetta “maggioranza Ursula”.