Il viaggio del Primo ministro d’Israele negli Emirati arabi e l’Iran

Il viaggio del Primo ministro d’Israele negli Emirati arabi e l’Iran

Il Primo ministro d’Israele, Naftali Bennett, è volato negli Emirati Arabi Uniti per incontrare lo sceicco di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Bennet ha parlato di un’amicizia “naturale” con gli Emirati : “Siamo vicini e cugini. Siamo i nipoti del profeta Abramo”.

Bennet è riuscito a fare quello che fu impedito dal diffondersi della Covid -19 al suo predecessore Netanyahu  che pure fu il realizzatore dello storico accordo tra Israele e un gruppo di paesi arabi aggiuntisi ad Egitto e Giordania nello stabilire relazioni diplomatiche e nella realizzazione di progetti economici e commerciali. Con gli Emirati Arabi Israele ha anche avviato accordi in materia di difesa e di armamenti.

A un anno dalla regolarizzazione dei rapporti tra i due paesi, a seguito del cosiddetto Accordo di Abramo, i colloqui hanno riguardato anche l’ostilità li accomuna nei confronti dell’Iran. Verso cui, però, gli Emirati Arabi dimostrano sempre più una crescente attenzione e questo preoccupa le autorità di Tel Aviv. La scorsa settimana, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Tahnoon bin Zayed, fratello dello sceicco Mohammed, ha incontrato a Teheran il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Lo sceicco Tahnoon ha detto di sperare che il viaggio in Iran possa costituire un “punto di svolta” per le relazioni tra i paesi.

La visita di Bennett è giunta proprio a ridosso della ripresa a Vienna dei negoziati  con l’Iran sul nucleare che non convincono affatto Israele diventata sempre più preoccupata per la possibilità che gli Stati Uniti possano nuovamente sollevare o mitigare le sanzioni senza ottenere importanti concessioni da Teheran in materia di sicurezza regionale. Bennett ha di nuovo parlato di  ​​”ricatto nucleare” utilizzato da parte iraniana e, pertanto, ha chiesto al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden di porre fine ai colloqui e di agire contro l’Iran pensando addirittura alla preparazione di possibili attacchi militari. Ma su questo gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto finta di non sentire e si sono detti convinti della necessità di  allentare invece le tensioni.

La criticità dei rapporti di Israele con gli Usa, stando a quello che ha riferito il sito web Ynet ( CLICCA QUI ), è confermata dalla decisione di questi ultimi di rifiutare la richiesta israeliana di accelerare il più possibile la consegna di due aerei cisterna, dei quattro ordinati dal governo israeliano in vista di una possibile azione militare contro gli impianti nucleari iraniani.

Cassandra M. Verticchio