Guerra dell’informazione sui no vax – di Giuseppe Careri

Guerra dell’informazione sui no vax – di Giuseppe Careri

Il primo a gettare il sasso nello stagno è stato Enrico Mentana Direttore de La7. In un post su Instagram ha ribadire una sua presa di posizione: “Mi onoro di non avere mai ospitato nei Tg che dirigo nessun esponente dei no vax”.

Apriti cielo! Subito i distinguo, anche di giornalisti appartenenti alla stessa testata, che contestano la decisione di Mentana con affermazioni opposte e in difesa della libertà di stampa. A stretto giro di posta risponde il conduttore di “Non è l’arena,” Massimo Giletti che scrive: “Io non censuro. Io contrasto questo metodo. Sono un anarchico di questo mestiere e porto nel mio programma ogni forma di contraddizione; non censuro, faccio domande scomode per smascherare le fake. Il mio programma è una agorà che deve creare dibattito, aperto anche a chi non la pensa come me”.

Ad allinearsi sulla stessa tesi di Giletti è la conduttrice di “Carta Bianca” del Tg3 che dichiara: “Il pluralismo dell’informazione è un bene primario”. Si aggiunge Mario Giordano di “Fuori dal Coro” che ricorda a Mentana quando intervistò i complottisti dell’11 settembre e i fan della cura Di Bella.

Infine Marco Travaglio Direttore del Fatto Quotidiano che scrive: Va di moda, fra le grandi firme, teorizzare e addirittura vantare il bavaglio ai No Vax. Viene il dubbio che questi insigni colleghi si siano scordati le basi del nostro sporco mestiere”.

Travaglio si riferisce, oltre a Mentana, anche a Monica Maggioni, la neo Direttrice del Tg1, che si è dichiarata dello stesso parere di Mentana di non ospitare i no vax.

La risposta del Direttore de La7  non si è fatta attendere: “A chi mi dice che così impongo una censura alle opinioni scomode rispondo che adotto la stessa linea rispetto ai negazionisti dell’Olocausto, ai cospirazionisti dell’11 settembre, e a chi non crede allo sbarco sulla luna. Per me mettere a confronto uno scienziato e uno stregone, sul Covid come su qualsiasi altra materia che riguardi la salute collettiva, non è informazione”.

Già, qui si parla di morti e di milioni di contagiati; ieri sono stati oltre 20 mila i nuovi contagi e 108 i morti; i ricoveri negli ospedali sono stati 150, 5 in più nelle terapie intensive. Alcune regioni rischiano di passare in zona gialla.

Le autorità sanitarie invitano in continuazione i cittadini ad osservare le regole e a vaccinarsi per evitare il contagio. Messaggio ricevuto: negli ultimi giorni sono stati vaccinati 500 mila persone tra prima e terza dose.

Sulla pandemia è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato: Abbiamo fronteggiato il virus grazie alla collaborazione della comunità scientifica che ha lavorato senza confini.

In una trasmissione televisiva, Di Martedì, condotta da Floris, alcuni noti giornalisti hanno sottolineato che nel nostro paese, a causa del virus, ci sono stati fino ad oggi quasi 140 mila morti, una tragedia comparabile con i morti della seconda guerra mondiale dove morirono in 150 mila.

Del resto, oggi non si possono dimenticare le immagini del lungo corteo di camion militari che trasportavano decine di salme in diverse località per trovare una dimora per ognuno di loro.

Oggi l’impressione che si ha della pandemia, ha fatto notare la vice direttrice de La7,  Gaia Tortora, è che in questo momento la politica e i partiti non richiamano più molti spettatori in Tv. Meglio, forse, dedicarsi a programmare Talk show sui vaccini e green pass, e assistere magari a una contrapposizione verbale, spesso incomprensibile, tra uno scienziato e un sostenitore no vax con teorie assurde.

Infine occorre distinguere: un conto sono i violenti, tutti coloro che per ideologia manifestano spesso con violenza per attirare l’attenzione della popolazione. Ricordiamo quello che è successo a Roma, con l’assalto alla sede della CGIL e agli scontri tra manifestanti e polizia avvenuti nel centro storico.

Dice Milena Gabanelli: “Io penso sia sbagliato dare troppa ribalta ad esempio a queste manifestazioni dove spaccano vetrine e incendiano auto, penso che vogliano proprio quello e non dovremmo darglielo”. 

Altro è la persona che ha paura di farsi inoculare il vaccino Covid, di quale può essere la sua reazione nel tempo. Per queste persone serve, pertanto, un’ informazione scientifica corretta, che dimostri il vantaggio del vaccino di evitare il contagio, di non finire in terapia intensiva con il rischio di non uscirne viva.

In questo deve agire la Televisione, la radio, ogni fonte d’informazione, con l’aiuto di medici, esperti e scienziati che possono togliere dubbi a chi ha paura di vaccinarsi e di essere contagiati. Al contrario, invitare un ideologo, il Montesano ex comico oggi no vax, l’insegnante attivista che fa propaganda no vax, è un danno per tutti i cittadini che hanno paura. Il 90% della popolazione lo ha capito, adesso occorre convincere il rimanente 10% degli indecisi.

Infine, non si può accettare che un medico, un dentista, si presenti in un Hub per farsi vaccinare con un braccio al silicone e poi ascoltarlo in Tv da Giletti che lo racconta con il sorriso sulle labbra. No, non è giusto accettarlo. Proprio no, soprattutto per rispetto di tutti coloro che sono morti a causa del Covid.

Per questo sono d’accordo con Enrico Mentana a non ospitare nel suo Tg i no vax.

Giuseppe Careri