Covid: superati i tre milioni di contagi – di Giuseppe Careri

Covid: superati i tre milioni di contagi – di Giuseppe Careri

Dall’inizio della pandemia in Italia ci sono stati  3.046.762 contagi. I decessi sono poco meno di 100 mila. Sale la preoccupazione del Comitato Tecnico Scientifico per l’avanzata della terza ondata e della variante inglese che facilita il contagio in quasi tutte le regioni d’Italia.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 23 mila casi e 307 morti; secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute, i tamponi molecolari e antigenici sono stati 335 mila. Il tasso di positività è salito al 6,6%, mentre l’indice di contagio RT nella media nazionale è ormai di 1,06, superiore purtroppo alla soglia di sicurezza.

La situazione è particolarmente difficile nelle zone rosse, Campania, Molise e Basilicata, dove sono state adottate restrizioni più stringenti a partire dal 6 marzo fino al 6 aprile, Pasqua compresa.

Scuole chiuse, dunque, in zona rossa. Nelle altre fasce chiusura degli istituti scolastici se si raggiungono i 250 casi su 100 mila abitanti. Chiusi Bar e Ristoranti, possibilità di asporto fino alle 18 per i Bar e alle 22 per i ristoranti.

Limitazioni nelle visite ai familiari e divieto di uscire dalle 22 alle 5 del mattino. Resta confermata la norma che vieta di spostarsi da una regione ad un’altra salvo casi particolari. Nelle seconde case possono andare solo i nuclei familiari.

E’ di ieri la decisione del Governo di aprire altri centri vaccinali per accelerare il più possibile la vaccinazione di tutti i cittadini. A Roma il Presidente della Repubblica Mattarella ha inaugurato il nuovo centro vaccini della Nuvola di Fuskas, una buona notizia che oltre a soddisfare l’aumento delle vaccinazioni ha la valenza simbolica della cultura al servizio della società civile.

Sempre ieri, una riunione tra il nuovo Commissario Figliolo e la Protezione civile con a capo Curcio, ha finalmente stabilito di aumentare dal prossimo mese di aprile la vaccinazione a 700 mila unità, essenziale per diminuire il numero dei contagiati e soprattutto i ricoveri in terapie intensive. Ieri infatti le terapie, indispensabili per la cura dei malati gravi, sono aumentate di 46 unità per un totale di 2.570 pazienti.

Sono dieci le Regioni nella fascia arancione che comprende, tra l’altro, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia con colore arancione rinforzato. In diverse Regioni sono poi aumentate le restrizioni e lockdown come le zone rosse di Ancona e Macerata; l’Emilia, anche se in zona arancione, ha Bologna e Modena in zona rossa. Nella Regione Abruzzo si profila un contenzioso con il Governatore Marsilio che intende mantenere aperte le scuole elementari e i centri estetici in zona rossa.

Come si può capire, è una situazione difficile da tenere sotto controllo, malgrado la forte raccomandazione alla prudenza ribadita continuamente dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Infatti negli ultimi week end si sono ripetuti assembramenti inconcepibili in diverse città italiane, da Milano a Bologna, a Napoli ed anche altrove.

Da oltre un anno il nostro paese, insieme al resto del mondo, tenta di arginare la pandemia con restrizioni che non sempre si rivelano efficaci. Anche se occorre riconoscere ai cittadini di gran parte del mondo uno sforzo notevole per contribuire a sconfiggere questo microbo subdolo e insidioso.

Nell’ultimo anno lo abbiamo fatto cantando dai balconi, con gli slogan “ce la faremo”, indossando le mascherine, al distanziamento, alla solidarietà, al sacrificio di tanti medici, infermieri e addetti alle strutture sanitarie, agli insegnanti, ai medici di famiglia, alla gente comune. Abbiamo pianto i nostri morti, i parenti stretti, gli amici e gli sconosciuti. A Bergamo abbiamo assistito al doloroso corteo “funebre” di decine e decine di salme trasportate da camion militari diretti al cimitero di altre città per la dolorosa cerimonia della cremazione. Lacrime, dolore, sconforto.

Ricordi incancellabili impressi nella nostra memoria per le immagini drammatiche a cui abbiamo assistito delle terapie intensive, dei sacrifici degli infermieri e a tanti volontari che si sono affiancati alla guida delle ambulanze per il trasporto dei malati covid. Sacrifici da onorare e ricordare per debellare un virus invisibile e cattivo. Il Governo sta facendo la sua parte attraverso la vaccinazione di massa. Noi, cittadini, daremo il nostro contributo con un comportamento adeguato per vincere, finalmente, la battaglia contro il covid-19.

Giuseppe Careri