Addio a Lucia Bose’ da commessa a diva del cinema – di Giuseppe Careri

Addio a Lucia Bose’ da commessa a diva del cinema – di Giuseppe Careri

E’ morta Lucia Bosè, colpita anche lei dalla polmonite del coronovirus. Aveva 89 anni compiuti il 28 gennaio scorso. Prima della fortunata carriera cinematografica era stata notata da Luchino Visconti che le augurò di diventare un attrice di cinema. Nel 1947, a soli sedici anni, Lucia Bosè vinse a Stresa il concorso di Miss Italia che la proiettò nel mondo dorato dello spettacolo. Tre anni dopo, nel 1950, interpretò il film “Cronaca di un amore” di Michelangelo Antonioni. Nel 1953, dopo un lungo  flirt con Walter Chiari, fece innamorare perdutamente il famoso torero spagnolo Luis Miguel Dominguin che sposò due anni dopo, nel 1955; dalla loro unione sono nati tre figli, il cantante Miguel Bosè e due sorelle. Per amore della famiglia, abbandonò poi la carriera cinematografica. Malgrado il suo sacrificio di abbandonare la carriera cinematografica, Il suo matrimonio doci anni più tardi naufragò per i continui tradimenti del torero spagnolo con attrici famose dell’epoca, Ava Gardner, Rita Hayworth e tante altre.

Esausta per i continui tradimenti, ma anche per l’ossessiva gelosia di Miguel Domenguin nei suoi confronti, Lucia Bosè chiese e ottenne l’annullamento del matrimonio.

E’ morta di coronavirus a Madrid, una città ritornata alla ribalta della cronaca per la situazione drammatica del coronavirus ormai esploso in tutta la Spagna. I positivi sono giunti a 33 mila e oltre. Nella sola Madrid, i decessi sono stati 2.182. In questa città madrilena ci sono malati di coronavirus distesi a terra  e nei corridoi degli ospedali in attesa di essere trasferiti nelle sale intensive giunte ormai allo stremo.

In Italia i contagi, senza il conteggio del numero dei morti e dei guariti, sono arrivati ormai a 50.418; le vittime sono 6.077 e i guariti 7.432. Solo nell’ultimo giorno i decessi sono stati 3.780, in calo per il secondo giorno che lascia ben sperare per il futuro. Il Viminale informa che si sono effettuati 2 milioni di controlli con 96 mila denunciati. Polemiche aspre per l’utilizzo dei droni per controllare dall’alto i cittadini positivi. Una parte delle istituzioni giustifica questo controllo del “grande fratello” assicurando i cittadini che non saranno toccati il  loro diritto alla privacy anche se controllata per la prima volta attraverso il tracciamento degli smartphone e delle carte di credito.

Altro motivo di attrito tra il Governo centrale e la Regione siciliana riguarda l’arrivo di tanti cittadini dal nord verso la Sicilia. Il Governatore Musumeci ha chiesto e ottenuto l’aiuto delle forze dell’ordine a guardia dei traghetti a Villa Sangiovanni per impedire l’arrivo a Messina a chi non ha il diritto di sbarcare nel porto. Per Musumeci l’attracco della nave da Villa San Giovanni a Messina è consentito da questa notte solo a chi ne ha diritto: medici, infermieri, forze dell’ordine. Stop quindi a tutti i viaggi da un comune all’altro se non per ragioni valide.

Il Covid -19 ha provocato fino ad oggi la morte di 24 medici, 11 dei quali sono medici di famiglia.

Ma il coronavirus ha ormai oltrepassato anche l’atlantico. In Usa si sono  superati i 40 mila casi di contagio, con 472 decessi. Per questa ragione il Presidente Trump ha preso misure drastiche per tutti i cittadini: chiusi cinema, teatri, ristoranti e tanto altro ancora. Germania, Francia e Inghilterra hanno inasprito le misure di contenimento al Covid – 19.

In questi ultimi due giorni c’è comunque la speranza di una leggera diminuzione dei casi di mortalità e di una guarigione che speriamo continui a crescere. Continuano così i sacrifici dei cittadini costretti a stare a casa per reinventarsi magari un nuovo modello di vita, non ultimo quello degli affetti per i propri cari, dei figli, i genitori e i nonni. Speriamo quindi che questo “micro insetto velenoso” del coronavirus finisca presto per riprendere ognuno di noi una vita normale, arricchita magari di nuovi valori e di una maggiore solidarietà che nel recente passato era scomparsa dal vocabolario.

Ce la faremo”

Giuseppe Careri