I Genitori cattolici e i diritti dei bambini disabili

I Genitori cattolici e i diritti dei bambini disabili
E’ difficile spiegare l’azzurro del cielo ad un bambino che sia nato cieco. E così il blu del mare, il verde del
bosco.
Come associare o supplire con il calore del fuoco ed il crepitio della fiamma alla percezione negata del colore rosso?
Ci vogliono persone “speciali” davvero, non solo in quanto a qualificazione professionale, ma capaci soprattutto – ed è una competenza che non si studia sui libri – di amare questi bambini meno fortunati. Capaci di un’empatia che nasce “dentro” e nessun manuale, nessun protocollo è in grado neppure di simulare.
E questo vale anche per condizioni di disabilità meno severe, purtroppo diffuse e, nella vasta gamma delle varianti cliniche in cui si manifestano, più numerose di quanto comunemente si pensi.
L’ AGESC (Associazioni Genitori Scuole Cattoliche) ha assunto, in collaborazione con il quotidiano “Avvenire”, una iniziativa emblematica a favore del sostegno scolastico agli alunni disabili che ancora non hanno tutti accesso a tutto il supporto educativo supplementare ed integrativo di cui avrebbero bisogno.
E questo vale soprattutto per le scuole paritarie che ricevono sì per questa delicata funzione un contributo dallo Stato, ma largamente insufficiente. La questione, peraltro, non è solo di carattere economico. Ad ogni modo, l’iniziativa dell’ Agesc, cui dà significativamente respiro la sinergia con il quotidiano cattolico, merita di essere fatta conoscere e sostenuta.
Anzitutto, rientra, in modo esemplare, tra quelle azioni con cui i cosiddetti “corpi intermedi”, cioè espressioni strutturate e qualificate della società civile, di fatto “fanno politica”, senza doversi schermire come tante volte succede perché spesso basta la parola e la “politica” come tale suscita sentimenti di disagio, un “che” da cui prendere le distanze. Invece no.
Quando si solleva un tema di interesse generale della collettività e si ha la capacità di invocare o addirittura indicare soluzioni , si “fa politica” eccome e bisogna esserne consapevoli, convinti ed, anzi, orgogliosi.
Oggi la politica va intesa – in una società pluralista ed aperta – come una funzione diffusa, come quella capacità – o addirittura il dovere ? – di “pensare politicamente” che non può più essere catturata e sequestrata dentro il “palazzo”.
Una seconda osservazione concerne il fatto che ogni qual volta una proposta fa riferimento ad una domanda che tocca così da vicino il “valore umano” della persona, inevitabilmente fa centro, merita, cioè, un consenso pieno e convinto.
Ovviamente non si tratta di rincorrere soluzioni demagogiche ed irragionevoli, tanto meno di farsi abbagliare da promesse sperticate. Quando in gioco è una proposta seriamente diretta ad arricchire la “persona” come tale, possiamo ritenere di di disporre di un criterio di valutazione, di una unità di misura che difficilmente ci porta fuori strada.
Infine – e si tratta di un argomento di grande portata che andrebbe ripreso ed approfondito ad hoc – dobbiamo abituarci a pensare che un disabile – soprattutto se si tratta di un disabile grave e, per di piu’, un minore – non è uno “scarto” e nemmeno una pietra d’inciampo, bensì – e non sembri un paradosso – una risorsa preziosa per il nostro contesto civile.
Contraddice tutti i canoni secondo giudica, valorizza ed apprezza una società come la nostra e, quindi, di per sé, è candidato – al di là delle giaculatorie del “politicamente corretto” – ad una severa emarginazione sociale, come dimostra anche la vicenda degli insegnanti di sostegno agli alunni in maggiore difficoltà. Senonché, invece, il disabile e’ il “testimone privilegiato”’della nostra comune umanità.
Infatti, paradossalmente, quanto più è deprivato delle comuni autonomie funzionali, tanto più, nella sua umanità nuda, testimonia il valore in se’, del tutto incondizionato perché originario e, dunque, inalienabile della “persona” come tale.
E questa è per tutti noi, orgogliosi della nostra efficienza, una lezione di importanza vitale.
Domenico Galbiati
Articolo pubblicato da www.politicainsieme.com
Immagine utilizzata: Pixabay