Cancro al seno. Nel 70% dei casi si potrà fare a meno della chemioterapia
La lotta al cancro dl seno potrebbe non comportare più l’uso della chemioterapia che molte donne, obbligate a praticare fino ad oggi, considerano una vera e proprio agonia, a causa degli effetti collaterali provocati dalle sostanze tossiche utilizzate che vanno dal vomito, dal senso di fatica, dalla sterilità fino al dolore nervoso permanente.
Nel 70% dei casi, infatti, quando il cancro è nella fase precoce, la chemio può essere evitata secondo i ricercatori dell’Albert Einstein Cancer Center di New York che ha condotto uno studio al riguardo, presentato nel corso di un importante incontro mondiale di medici e scienziati oncologici tenuto a Chicago.
Lo studio è stato condotto su un campione di 10.273 donne sulle quali è stato realizzato un test genetico, già ampiamente disponibile, che ha riguardato i tumori della mammella allo stadio iniziale. In particolare quelli che possono ancora essere trattati con terapia ormonale, non si sono diffusi ai linfonodi e non hanno la mutazione HER2, che li fa crescere più rapidamente.
Si stima, così, che ogni anno saranno decine di migliaia le donne di tutto il mondo a non dover più essere sottoposte alla tortura della chemioterapia.