Thailandia: si segue pista politica per l’attentato di Bangkok. Filmato un sospetto
La polizia di Bangkok avrebbe identificato un sospetto ritenuto responsabile, o tra i responsabili, dell’attentato che ha sconvolto il centro della capitale Thailandese. Questo elemento è stato reso noto direttamente dal Primo ministro Prayuth Chan-ocha , capo della giunta militare insediata al governo dopo il colpo di stato del 2014.
Prayuth ha fatto cenno ad un gruppo antigovernativo operante nel nord del Paese e subito il riferimento è stato collegato alle cosiddette ‘camicie rosse’ , termine con cui vengono indicati i sostenitori del Fronte Unito per la Democrazia contro la Dittatura, il partito dell’ex premier Thaksin Shinawatra e della sorella, Yingluck, deposta il 7 maggio 2014 da una decisione della Corte Costituzionale e sostituita dalla giunta militare.
Il bilancio dei morti è stato intanto ufficialmente fissato a 22 persone uccise e 120 feriti. Morti anche alcuni turisti tra cui due cinesi ed un filippino.
La bomba è stata fatta esplodere tra il santuario Erawan Shrine e un centro commerciale molto affollato. La polizia ha successivamente trovato un secondo ordigno inesploso all’interno del tempio, indù, ma frequentato anche da buddisti, e lo ha recuperato e disinnescato prima che facesse ulteriore strage tra tutta la folla che si era assiepata nel luogo dell’attentato.
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