Corte europea: deboli politiche ambientali violano i diritti umani

Corte europea: deboli politiche ambientali violano i diritti umani

Le deboli politiche climatiche dei governi violano i diritti umani fondamentali. E’ quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti umani condannando la Svizzera portata in giudizio da un gruppo di anziane donne che contestavano al Paese elvetico di non essere intervenuto adeguatamente per limitare le emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Un giudizio importante giunto assieme al respingimento di analoghe richieste pervenute da un sindaco francese contro il suo paese e da un gruppo di giovani portoghesi che chiedevano un’analoga condanna per ben altri 32 paesi europei. La Corte ha respinto questi altri due casi per motivi procedurali.

In ogni caso, molti commentatori parlano di un successo enorme per la difesa dell’ambiente. E sottolineano che nel condannare la Svizzera, la Corte ha riconosciuto il fatto che non sono stati rispettato i dover i di intervenire per fermare i cambiamenti climatici insieme alla precisazione sui percorsi che saranno intrapresi da parte di singoli cittadini o di organizzazioni per portare dinanzi ai tribunali nazionali casi analoghi.

La decisione della Corte finirà per influenzare altri casi pendenti in merito ai comportamenti dei governi in materia di politiche di tutela dell’ambiente.

CV