Impennata degli sbarchi in Italia e dei permessi di soggiorno concessi nella Ue

Impennata degli sbarchi in Italia e dei permessi di soggiorno concessi nella Ue

Tutti numeri in ascesa , quelli che riguardano l’immigrazione in Italia e in Europa.

I dati aggiornati a ieri 4 agosto sugli sbarchi avvenuti sulle coste italiane ci parlano di 91.964 casi. Più del doppio rispetto ai 42.640 dello stesso periodo dell’anno scorso e circa tre volte tanto del 2021 quando furono 30.332. Sono numeri forniti dal Governo (CLICCA QUI).

La nazionalità dichiarata al momento dello sbarco mette in testa alla classifica i provenienti dalla Costa d’Avorio e della Guinea, con oltre 11.000 migranti, seguiti dagli egiziani (oltre 7.000) e poi quelli del Bangladesh, Tunisia e Pakistan. Poco meno di dieci mila i minori non accompagnati.

Aumentati anche coloro che hanno ottenuto un permesso di soggiorno in un Paese Ue: alla fine del 2022 sono stati 3,7 milioni , pari ad un più 26%, rispetto all’anno precedente e questa cifra è la più alta dal 2009. Dal conteggio sono esclusi tutti coloro che hanno ottenuto una protezione temporanea a seguito all’invasione russa in Ucraina.

Il motivo principale di richiesta è quello del lavoro, con un 42% della motivazione per cui è stato rilasciato il permesso, e pari a circa 1,6 milioni di persone. Seguono i “motivi familiari” (24%) e poi gli “altri ” , in particolare per la protezione internazionale, 21%, e lo studio, 13%).

La Germania è il paese europeo che ha rilasciato più permessi (538.690, per il 15% del totale) e che ha fatto registrare l’aumento maggiore annuale con il 190%. Seguono la Spagna (12%; 457.412 permessi;) e l’Italia (9%; 337.788).