Ciao Raffaella – di Giuseppe Careri

Ciao Raffaella – di Giuseppe Careri

Ieri alle 16.20 è morta Raffaella Carrà. E’ stato Sergio Japino, suo compagno di una vita, a dare l’annuncio della sua  scomparsa: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.

Pochi, anche tra gli artisti e gli amici, sapevano della sua malattia che aveva attaccato il suo esile corpo. Tenerla segreta fino all’ultimo istante è stato un gesto d’amore della Carrà verso il suo pubblico e i suoi amici più cari per evitare loro il dolore e la sofferenza degli ultimi istanti della sua vita.

Nelle sue ultime volontà Raffaella Carrà ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri.

Raffaella Carrà è morta all’età di 78 anni. Era nata il 18 Giugno 1943, a Bologna, dove aveva vissuto fino all’età di 10 anni. Con suo papà aveva un rapporto difficile dovuto anche alla separazione con la mamma con la quale aveva invece un affetto  profondo.

La sua carriera è stata a dir poco strepitosa. Dopo alcuni film girati giovanissima, uno dei quali “il colonnello Von Ryan”, con Frank Sinistra, approdò nel mondo televisivo dove il suo talento non tardò ad affermarsi.

Il successo arrivò nei primi anni settanta con il programma di varietà “Io, Agata e Tu” nel quale Raffaella dimostra subito le sue doti di Showgirl, cantante, ballerina. E’ con Canzonissima, uno spettacolo di varietà in onda sulla rete ammiraglia della Rai in compagnia di Corrado, che Raffaella Carrà farà scalpore per la sua allegria, il casco d’oro e per un vestito indossato che lascia scoperto per la prima volta in Tv l’ombelico di una donna. E’ uno scandalo. I dirigenti Rai sono sorpresi da tanta audacia. Ma è solo l’inizio. La vicenda ha un epilogo quando entra in scena il ballerino Enzo Paolo Turchi e Raffaella inizia a cantare la famosa canzone del Tuca Tuca, dove alla voce dei due protagonisti si sovrappongono i gesti di entrambi i ballerini che si toccano reciprocamente la testa, le spalle, i fianchi  e le gambe.

Il brano musicale, scritto da Gianni Boncompagni e Berto Pisano, spaventò i dirigenti Rai che costrinsero la coppia a ballare girati quasi di tre quarti. La canzone del Tuca Tuca scalò poi la classifica dei dischi più venduti. Per giorni le cronache rosa non fecero che parlare dell’abito indossato da Raffaella, la quale, in un secondo momento, precisò che fu confezionato dalle sarte Rai.

Il clamore cessò quando lo stesso brano fu cantato insieme ad Alberto Sordi dove si riproponevano le movenze del Tuca Tuca in maniera più sobria e divertente.

Gli anni settanta sono stati la stagione d’oro di Raffaella Carrà. I suoi dischi raggiunsero 60 milioni di copie vendute. E’ sempre in questi anni che Raffaella Carrà conduce Mille Luci a fianco di Mina, un programma di successo di una coppia famosa. La Carrà pubblica il brano “Rumore” che la rappresenta nel mondo. E’ stato cantato in Inglese, francese, e spagnolo.

Infatti i successi della Carrà hanno superato i confini dell’Italia, con spettacoli in Spagna e in America del Sud.

In Fantastico, del 1991, un siparietto con Benigni è di quanto più divertente ed esilarante ci può essere in uno spettacolo televisivo. Benigni irrompe sul palco con la sua esuberanza e con parole divertenti duetta con Raffaella Carrà. Gioca con lei, le si avvicina sempre di più, la rincorre, lei cade, lui le sale sopra, si rialzano, e lui dice: “cosa ciavete in quella zona”, fammela vedere!!! La Carrà ride, arretra; Benigni urla: non è una cosa violenta, è una cosa poetica; delicata; fammela vedere… Come si chiama…. La piccina, la passerottina, la chitarrina, la patatina!!! Uno spettacolo nello spettacolo. Purtroppo la scomparsa di Raffaella Carrà lascia un vuoto incolmabile, viene a mancare una showgirl, un attrice, una cantante, una ballerina. Un’artista nota in tutto il mondo.

Condoglianze e dolore sono arrivate dal Presidente della Repubblica: “Sono profondamente colpito dalla scomparsa di Raffaella Carrà, un’artista popolare, amata e apprezzata in Italia e all’estero. Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso – con la sua bravura e la sua simpatia un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo”. Il Presidente del Consiglio ha scritto: “Con il suo talento e la sua professionalità ha avuto un ruolo decisivo nel diffondere la cultura dello spettacolo in Italia e all’estero .

Cordoglio arriva dal mondo dello spettacolo televisivo, dai cantanti, attori, registi colleghi, maestranze. Scrive Pippo Baudo: “L’ho vista a Barcellona a Plaza de Torios, da sola fare uno spettacolo con pochi musicisti e 60 mila persone che la applaudivano.

“Cara Raffaella, icona libera, brava e bella”, post scritto in inglese e spagnolo da Zucchero. E poi Gianni Morandi “Che dolore! Non ci voglio credere”.

Agli uomini e donne dello spettacolo si sono aggiunte poi migliaia e miglia di persone che hanno ricordato la figura di una grande artista, una mattatrice, cantante, ballerina, attrice e showgirl che ricorderemo per sempre.

Giuseppe Careri