La Turchia sfida anche la Ue sul genocidio degli armeni
Anche il Parlamento europeo si appresta a pronunciarsi sul genocidio degli armeni, La Turchia già mette le mani avanti sostenendo che non terrà in alcun conto qualunque cosa contenga la risoluzione eventualmente E’ stato lo stesso Erdogan che dopo aver attaccato il Papa, manda un suo messaggio chiaro ai parlamentari europei: “quello che voterete mi entrerà da un orecchio e mi uscirà dall’altro”.
La bozza del documento in discussione all’Europarlamento chiede che la Turchia apra i propri archivi e faccia i conti con il passato, che Turchia e l’Armenia normalizzino le proprie relazioni ed è chiaro che il voto del pomeriggio risentirà anche delle polemiche in cui i dirigenti di Ankara si sono gettati a capo fitto prendendo soprattutto di mira Papa Francesco.
Anche in vista dell’anniversario del genocidio degli armeni che scade il 24 aprile di ogni anno, il documento diche che il Parlamento Europeo “rende omaggio alla memoria del milione e mezzo di innocenti vittime armene che morirono sotto l’Impero ottomano e prende parte alla commemorazione del centenario del genocidio armeno in uno spirito europeo di solidarietà e di giustizia “.
La bozza della di risoluzione condanna ogni crimine contro l’umanità e genocidio e deplora” con forza qualsiasi tentativo di negazione” ed, infine, “invita la Turchia a rispettare e attuare tutti gli obblighi a cui si è impegnata a tutela del patrimonio culturale e, in particolare, a condurre in buona fede un inventario completo del patrimonio culturale armeno, e di altri, distrutto o danneggiato nel secolo scorso”.
Intanto, numerose sono le reazioni mondiali alla polemica che le autorità turche sembrano non avere alcuna intenzione di attenuare.
Sul genocidio deli armeni è già intervenuto il Ministro degli esteri italiano,Paolo Gentiloni, poi seguito dall’Alto rappresentante della Politica estera europea,Federica Mogherini. La portavoce del Dipartimento di Stato Usa Marie Harf ha ricordato che “il presidente Obama e altri esponenti dell’amministrazione Usa hanno più volte riconosciuto come un fatto storico che 1,5 milioni di armeni furono massacrati negli ultimi giorni dell’impero ottomano e che un pieno, franco e giusto riconoscimento dei fatti è nell’interesse di tutti”.
Intanto Hacker turchi hanno ripetutamente attaccato il sito web del Vaticano in seguito alle parole di Papa Francesco sul “genocidio” degli armeni. Il sito è finito fuori uso per alcune ore. La notizia è stata rilanciata anche dal Washington Post.