I britannici e l’Europa: vogliono rapporti più stretti e amichevoli

I britannici e l’Europa: vogliono rapporti più stretti e amichevoli

Gli elettori del Regno Unito considerano i legami con l’Europa più importanti di quelli con gli Stati Uniti e vogliono rapporti più stretti con l’UE in un cambiamento “significativo” del dopo la Brexit.

Il rapporto, basato su ampi sondaggi ed ascolto dei gruppi di discussione con persone di tutte le convinzioni sulla Brexit, rileva che gli atteggiamenti nei confronti dell’UE stanno e vogliono un dibattito sulla Brexit  molto meno tossico e più pragmatico.

Il rapporto del “think tank” indipendente British Future ha rilevato che il 52% dei cittadini vorrebbe ora che il Regno Unito avesse un rapporto più stretto con l’UE, con solo il 12% contrario e il 27% a favore del mantenimento del rapporto status quo.

Alla domanda su quale relazione considerassero più importante per la pace, la prosperità e la stabilità, quasi la metà degli intervistati (48%) ha indicato l’UE al primo posto, sopra gli Stati Uniti (27%) e il Commonwealth (25%).

Mentre crescono le prove del danno economico arrecato al Regno Unito dalla Brexit, il sondaggio ha rilevato che il 61% delle persone è ora favorevole a una più stretta cooperazione nel commercio, nella scienza e nella ricerca con l’UE. Circa il 68% è favorevole a una cooperazione più stretta in materia di criminalità e terrorismo, il 57% in materia doganale e il 57% in materia sanitaria internazionale.

Il rapporto rileva che l’atteggiamento del Regno Unito è “cambiato in modo significativo nei confronti” dell’uscita.

Il rapporto afferma: “C’è il sostegno della maggioranza per un dibattito meno acceso sulle relazioni tra Regno Unito e UE sia tra gli elettori Leave (i sostenitori della Brexit) del 2016 (56%), sia tra gli elettori Remain (73%), così come, in modo sostanzialmente paritario tra i conservatori (61%) e i laburisti.

L’indagine è servita a fare ad oggi una valutazione degli elettori britannici sulla Brexit: il 49% degli intervistati ha affermato che è stato sbagliato andarsene, contro il 36% convinto del contrario, mentre il 15% non  si è espresso.