Ambiente e Costituzione. Prosperetti: per le future generazioni

Ambiente e Costituzione. Prosperetti: per le future generazioni

Asvis ha presentato il Rapporto del 2023 (CLICCA QUI) che ha costituito l’occasione per una verifica sui ritardi che l’Italia registra sulla strada della realizzazione dell’Agenda 2030 indicata dalle Nazioni Unite.

“I risultati fin qui conseguiti dall’Italia” rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile “sono decisamente insoddisfacenti”, ma “dobbiamo adoperarci affinché non prenda il sopravvento un sentimento diffuso di disfattismo o indifferenza”, ha dichiarato in apertura la copresidente dell’ASviS Marcella Mallen. “A metà del percorso l’attuazione dell’Agenda 2030 resta una partita tutta da giocare, ma serve la convinzione che è possibile cambiare politiche e comportamenti e indirizzare le nostre società su un percorso sostenibile. A condizione di avere l’impegno di tutte e tutti”.

Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS,  ha quindi sostenuto che “in questi otto anni, l’Italia non ha scelto in modo convinto e deciso l’Agenda 2030 come mappa per realizzare uno sviluppo pienamente sostenibile” e che il fatto che il nostro Paese sia in “buona compagnia” nel mondo non costituisce “né una scusante, né un motivo di conforto”.

Giulio Prosperetti, giudice costituzionale e professore emerito di Diritto del lavoro, ha evidenziato l’importanza della Legge costituzione n.1/2022 che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione, introducendo la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. “Alcuni hanno parlato di una modifica inutile, ma non è così. La giurisprudenza della Corte costituzionale può avere, alla luce di queste norme, un’importanza fondamentale, dichiarando anche la sopravvenuta incostituzionalità di leggi esistenti”. Prosperetti ha ribadito che l’aspetto più significativo della riforma è la sua dimensione futura, “una tutela sistemica, capace di perpetuare e migliorare la vivibilità del Paese”, e “il riferimento alle future generazioni è un riferimento globale, la giustizia climatica è ormai esplosa in tutto il mondo, si parla di tremila cause pendenti in diversi Paesi”.

Per ascoltare Giulio Prosperetti CLICCA QUI