Finalmente, l’accordo mondiale per salvare gli oceani

Finalmente, l’accordo mondiale per salvare gli oceani

Dopo dieci anni di trattative nasce il Trattato dell’alto mare per la creazione di aree protette del 30% di tutti gli oceani del mondo entro il 2030. Per alto mare s’intendono le acque internazionali in cui tutti i paesi hanno il diritto di pescare, seguire rotte commerciali  e fare ricerca e che finora erano state messe sotto protezione per appena l’1,2%. L’accordo è stato raggiunto nella sede dell’Onu a New York dopo che per anni ed anni i negoziati erano rimasti bloccati per i disaccordi sul finanziamento del progetto di salvaguardia dei mari e sui diritti di pesca.

Nel corso degli ultimi anni sono stati perfezionati molti studi sulle specie marine e gli habitat del mare a rischio d’estinzione, di cui l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ritiene siano fortemente a rischio almeno il 10%. Secondo gli attuali studi le specie marine catalogate al momento sarebbero 230.000, ma per taluni scienziati sarebbero circa due milioni.

Il Trattato prevede la creazione di nuove aree protette in cui saranno limitati le quote pesca,  il numero delle rotte marittime e delle attività di esplorazione come l’estrazione mineraria in acque profonde.

Particolare attenzione è posta alla condivisione delle risorse genetiche marine, cioè del materiale biologico proveniente da piante e animali nell’oceano che può avere benefici per la società come nel caso della produzione farmaceutica, lo sviluppo di processi industriali e l’utilizzazione di nuovi alimenti. Il Trattato tiene inoltre conto della diversità delle condizioni economiche tra i paesi ricchi e quelli che non hanno le risorse per assicurare la salvaguardia del bene comune rappresentato dagli oceani e avvia la soluzione della grande questione della conoscenza del valore e della utilizzazione delle risorse oceaniche e quindi sulla possibilità di una loro equa divisione tra tutti i paesi.

Adesso, ovviamente, dopo aver finalmente raggiunto uno storico accordo di principio gli stati dovranno operare per dare pratico corso ai termini previsti dal Trattato.

CV