Uk: verso il ripensamento della Brexit?

Uk: verso il ripensamento della Brexit?

Grande tensione nel governo conservatore di Londra dopo che il Cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, se ne è uscito dicendo che è già venuto il momento “rimuovere la stragrande maggioranza delle barriere commerciali che esistono tra noi e l’UE”, pur rimanendo al di fuori del mercato unico.

Frase che ha scosso e non poco. Rivelatrice di quanto la riflessione su quello che significa la Brexit anche per quel mondo che l’ha voluta con spietata determinazione. Già molta acqua è passata sotto i ponti del Tamigi e cresce il fronte di quelli che dicono, sia pure con tante sfumature, e prendendola pure da lontano, che è il momento di verificare se l’uscita sia stata davvero così conveniente.

Quanto la dichiarazione di Hunt abbia toccato un nervo scoperto lo hanno rilevato i commenti anonimi attributi all’enturage del primo ministro, Rishi Sunak, poi costretto addirittura a ricordare le sue credenziali pro-Brexit e la “linea rossa” decisa sul commercio con l’Unione europea, pur tenendo aperta la possibilità di raggiungere la creazione di legami più stretti con Bruxelles.

Il primo ministro ha ricordato che la remora di fondo è quella che riguarda il diritto della Ue che limita la libertà di autodeterminazione britannica che, ha detto Sunak, non può rinunciare alla propria “libertà normativa” di divergere sugli standard dell’UE, cosa che non può essere subordinata all’abbattimento delle barriere commerciali. Ma egli non ha polemizzato direttamente con il suo Cancelliere dello Scacchiere.

Ma è evidente di quanto in molti nel Regno Unito stiano riflettendo sull’intera linea tenuta nei confronti della Ue con cui ancora non è stato risolto lo spinoso problema dell’Irlanda del nord. Il ripensamento è ancora al di là dal venire, ma appare altrettanto chiaro di quanto le certezze dell’ieri non siano più tanto ferme sulle gambe.