L’Italia per l’Ucraina nell’Unione europea

L’Italia per l’Ucraina nell’Unione europea

“L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea”, lo ha affermato, con esemplare chiarezza, il Presidente del Consiglio stamane a Montecitorio. Aggiungendo che l’Italia offrirà anche aiuto militare alla “resistenza” ucraina, un popolo fattosi esercito come ha sostenuto Zelensky parlando stamane da Kiev al nostro Parlamento in seduta congiunta, come avviene nelle occasioni istituzionalmente e politicamente più impegnative.

La risposta del Governo all’appello del Presidente ucraino accompagna il sentimento del popolo italiano che si è affrettato a prestare soccorso e, soprattutto, ad accogliere ed ospitare i profughi. A riprova di una sensibilità umana, quando sono in gioco i valori fondamentali della vita, che se non è espressamente avvelenata e spinta verso toni di ostilità preconcetta e di insano rancore, non può non abbeverarsi allo straordinario patrimonio di civiltà che discende dalla nostra storia e dalla nostra cultura.

Oggi Draghi ha mostrato l’autorevolezza che gli riconosciamo, politica e morale, interprete coerente della tradizionale politica di equilibrio, di solidarietà occidentale e democratica, di pace del nostro Paese, della Repubblica fondata sulla Costituzione. Una autorevolezza che può essere spesa in sede europea, invitando l’Unione ad avere più fiducia in sé stessa ed anche più coraggio, consapevole di rappresentare un bastione democratico che, attorno al
valore della libertà, trova una naturale, spontanea, necessaria solidarietà con un popolo aggredito.