Il sottosegretario leghista e la nostalgia del fascismo. Non ha giurato fedeltà alla Repubblica?

Il sottosegretario leghista e la nostalgia del fascismo. Non ha giurato fedeltà alla Repubblica?

Il  sottosegretario leghista  Claudio Durigon se n’è uscito con la provocatoria proposta di cancellare i nomi di Falcone e Borsellino del parco cittadino di Latina per riportarlo sotto quello di Arnaldo Mussolini.

A che servono queste boutade oggi che, fortunatamente, viviamo all’insegna di una Costituzione intrisa di democrazia? Forse che forte della sua stazza fisica, Durigon, convinto così di solleticare il più vecchio elettorato di destra della ex Littoria, e i gruppuscoli di neofascisti, è in grado di far tornare indietro di così tanto tempo le lancette della storia? Già nel 1943, subito dopo la cacciata delle truppe naziste dal Lazio, il nome del fratello minore del Duce venne cancellato. Segno di quanto ci fosse il bisogno di lasciarsi alle spalle oltre vent’anni di una dittatura capace di portare l’Italia al disastro.

Ma poi Durigon lo sa, o fa finta di non sapere, che Arnaldo Mussolini fu a lungo, fino alla sua morte, a gestire i comitati d’affari paralleli che a Milano utilizzavano il nome del più noto fratello per rastrellare danaro? Né più né meno di quanto hanno poi fatto quelle consorterie che tanti anni dopo sarebbero stati oggetto delle indagini dei due magistrati eroi che hanno perso la vita per il bene degli italiani.

Sarà forse il caso che Mario Draghi intervenga per ricordare a Duringon che su certe cose nessun componente del Governo può mettersi a scherzare, o a parlare a ruota libera, visto che nelle sue mani ha giurato fedeltà alla Repubblica democratica e antifascista?

Durigon ha provato a difendere l’infelice uscita sostenendo che non si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti dei due magistrati vittime della mafia, ma che è necessario rispettare le radici di Latina. Ma di una mala pianta devono proprio essere estirpate le radici. Ammesso che nel capoluogo del Pontino ci sia ancora tantissima gente intenzionata a perdere tempo con i busti del Duce e con i gagliardetti degli squadristi….  Durigon, sveglia, la guerra è finita…. da un pezzo, così come il fascismo, e non c’è bisogno di restare a fare quei giapponesi sbandati e disinformati rimasti a combattere da soli nella jungla.