Campania: scuole chiuse fino al 30 ottobre

Campania: scuole chiuse fino al 30 ottobre

Lo aveva detto più volte: se i contagi da coronavirus aumentano “chiudo tutto”. Ha mantenuto la promessa il Governatore della Campania Vincenzo De Luca; ha iniziato con la chiusura delle attività didattiche delle scuole primarie e secondarie di ogni ordine e grado per due settimane fino al 30 ottobre, escluse le matricole dell’Università. Ma il governatore si è spinto ancora più avanti con il divieto di festeggiare Halloween  a fine ottobre attraverso il coprifuoco a partire dalle dieci di sera. In un post televisivo il Governatore De Luca afferma: “Nel weekend di Halloween, americanata che è monumento all’imbecillità, chiuderemo tutto alle 22. Sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità”.

La decisione del Governatore nasce dall’aumento dei contagi che hanno superato la cifra simbolica di mille positivi al giorno. La decisione di De Luca ha provocato una decisa reazione da parte del Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina che in una dichiarazione a caldo ha così reagito all’ordinanza del Governatore campano: “E’ una decisione gravissima e profondamente sbagliata e inopportuna”.

Interviene anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che a margine della prima riunione del vertice di Bruxelles dichiara: “Chiudere così, in blocco, la scuola non è la migliore soluzione; dal punto di vista dei segnali che diamo sull’importanza per i nostri ragazzi di perseguire una modalità di apprendimento completa quale quella in presenza non è il migliore segnale che stiamo dando”.

La decisione del Governatore della Campania ha fatto scattare poi la reazione delle mamme degli studenti costretti alle lezioni a distanza con il problema per molte di loro di doversi assentare dal proprio posto di lavoro per stare a casa insieme ai loro figli. Purtroppo la situazione dei contagi è in aumento in tutta Italia e nel mondo intero. Si pensi che in alcune città della Francia, compresa Parigi, è scattato il coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino. Nella giornata di ieri ci sono stati ben 15 mila contagi. Dodici mila agenti controlleranno il rispetto del coprifuoco. In Belgio chiusura di ristoranti e bar per un mese. Londra si prepara a limitazioni più rigide dopo la chiusura di pub, bar e ristoranti a partire dalle ore 22.

In Italia si aggrava la situazione dei contagi. Ieri si è superata la soglia di 10 mila contagi con 150 mila tamponi e 55 morti. Lombardia e Campania le Regioni più colpite. In valle d’Aosta scatta la zona rossa in tre comuni a causa del Covid fuori controllo. I  2.500 cittadini saranno sottoposti a tamponi.

La situazione, per la verità, si fa sempre più difficile in quasi tutti i comuni italiani. L’aumento dei contagi comporta poi necessariamente la difficoltà per le autorità sanitarie di tracciare i contagiati, visto l’aumento esponenziale dei positivi. Per questo si susseguono riunioni tra governo e Regioni per trovare una strategia comune che valga per tutti.

Il Ministro Speranza, come ha sempre fatto fin dall’inizio della pandemia invita alla collaborazione di tutti e sollecita i colleghi di governo ad un’azione comune per limitare l’allargarsi della pandemia soprattutto nelle terapie intensive vicine ormai alla saturazione.

Certo esistono problemi concreti non facilmente superabili. Uno di questi sono i mezzi di trasporto insufficienti per evitare l’assembramento e quindi il contagio tra i cittadini. Qualcuno ha proposto di utilizzare le centinaia di pullman fermi per mancanza di turisti.

Dal mese di agosto in poi, anche grazie a dichiarazioni irresponsabili di alcuni medici e uomini politici, i contagi sono aumentati in maniera esponenziale. Infatti ad allentare l’attenzione dei cittadini sulla pericolosità del virus, hanno poi contribuito anche manifestazioni organizzate da negazionisti per avvalorare la tesi di una pandemia da coronavirus inesistente. Ciò che colpisce maggiormente gli osservatori è l’incoscienza di certe affermazioni che vengono da medici e primari di ospedale. Forse bisognerebbe ricordare loro il numero di morti in Italia e nel mondo. Ma la situazione più grave è l’aumento dei contagi e l’esiguo numero di posti letto negli ospedali. Lo Spallanzani di Roma ha fatto sapere che da oggi si potranno ricoverare in questo ospedale solo malati Covid.  Questo significa che i malati di altre patologie, anche gravi, dovranno aspettare giorni e giorni che al momento nessuno sa indicare. Sempre sperando che il loro turno giunga presto, prima che sia troppo tardi anche per loro.

Giuseppe Careri