Renzi e Calenda: liberi tutti …

Renzi e Calenda: liberi tutti …

Dunque, dopo l’ottimo Renzi anche il superlativo Calenda sceglie di sostenere in Basilicata il centro-destra. Insomma: tana, liberi tutti…

Che sia largo o più ristretto, giusto oppure a geometria variabile, incardinato su un candidato PD oppure 5 Stelle, il “campo” non ingrana la marcia. Ci deve pur essere un motivo che, evidentemente, non è specifico di quella particolare realtà locale, ma strutturale, connaturato ad un’alleanza che – fatta salva la Sardegna – è tenuta insieme “con lo sputo”.

E’ come se dopo aver sofferto le pene dell’ inferno per vivere, tutti assieme appassionatamente, malgrado l’incompatibilità di carattere, il “connubio” d’Abruzzo, gli spiriti sulfurei degli attori del presunto “campo largo” possano finalmente scatenarsi e buttare al vento, con un sano, sacrosanto litigio, secondo la loro miglior tradizione, quel pò di pur incredula affidabilità che sembrava stessero faticosamente recuperando sull’onda dell’elezione sarda.

Se la contesa fra maggioranza ed opposizione fosse una partita di campionato, a fronte dei sistematici assist all’avversario, la giustizia sportiva sarebbe costretta ad aprire un’inchiesta.

Se a sinistra suonano le trombe della guerra intestina, a destra rispondono le campane di un braccio di ferro senza fine, eppure destinato a decretare, alla lunga, un vincitore capace di sopprimere il perdente. Infatti, non è solo questione del “campo largo”. E’, piuttosto, l’ intero sistema politico, disancorato dalla realtà del Paese, ad andare alla deriva.