I democratici Usa chiedono che Natanyahu si dimetta

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu issues a statement at the Israeli Defence Ministry in Tel Aviv on  July 27, 2020 following the high tensions with the Lebanese militant group Hezbollah at the Israeli-Lebanon border. (Photo by Tal SHAHAR / POOL / AFP)

Pensa più alla sua “sopravvivenza politica” che a quella di Israele. E’ stato molto duro l’intervento di Chuck Schumer, il capo della maggioranza democratica al Senato Usa contro Benjamin Netanyahu. Schumer è anche uno dei principali esponenti della comunità ebraica degli Stati Uniti e la cosa sta ad indicare che il Primo ministro di Israele ha perso molto consenso tra quelli che sono sempre stati i principali alleati e sostenitori di Israele.

Schumer ha poi aggiunto che “le enormi perdite civili a Gaza rischiano di allontanare gli alleati e di trasformare Israele in un ‘paria’ mondiale.

Le dichiarazioni del leader democratico alla Camera alta di Washington, che ha sempre sostenuto Israele, giungono dopo sono emersi notevoli diversità d’opinione tra Joe Biden, e l’intera sua amministrazione, e Netanyahu che è andato avanti imperterrito nell’intervento militare nella Striscia di Gaza che ha fatto superare di molto le 30 mila vittime tra la popolazione civile ed un numero ancora maggiore di feriti e di sfollati.

Adesso, il motivo del contendere è la decisione del Primo ministro israeliano di procedere all’intervento nella città di Rafah considerato la sua “linea rossa”, ma che è tele, al contrario anche per Washington.

Schumer ha chiesto che le autorità d’Israele facciano una “correzione di rotta” e che adottino misure adeguate alla protezione dei civili di Gaza. A suo avviso, questo cambio può venire solamente da nuove elezioni in Israele da chiamare  ad un dibattito “sul proprio futuro”. Il leader democratico al Senato Usa ha anche chiesto che le dimissioni vengano pure da parte del Presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas.