Sanità: soldi e bisogni vanno in due direzioni opposte

Sanità: soldi e bisogni vanno in due direzioni opposte

Demografia e sistema pensionistico fanno sì che Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e la risposta ai bisogni sanitari degli italiani vadano in direzioni opposte. E’ quanto emerge dal Rapporto  OASI 2023 (CLICCA QUI) del Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e sociale (CLICCA QUI) della SDA Bocconi School of Management.

Nonostante quanto ci siamo detti a gran voce durante gli anni del Covid, le risorse per il Servizio sanitario nazionale si riducono rispetto a quel che sarebbe necessario investire per garantire la funzione universale della Sanità pubblica e rispondere, così, ad una continua privatizzazione che la sta caratterizzando.

Le somme stanziate non servono neppure a coprire adeguatamente gli organici di medici ed infermieri e a ridurre quella che sta diventando la vera e propria piaga sociale delle liste d’attesa che, mai, hanno raggiunto nei decenni scorsi il livello di guardia cui assistiamo.

Ancora una volta c’è da riflettere sulla decisione di non attingere al Mes Sanità che non presentava alcune delle criticità proprie del Mes con le sue cosiddette condizionalità. Si sarebbe potuto attingere fino a circa 37 miliardi di euro a tassi bassissimi. Ma non lo si è fatto perché destra e sinistra hanno preferito continuare ad insistere con una contrarietà ideologica insensata che oggi scontiamo alla luce delle difficoltà che incontra la finanza pubblica. Inoltre, la Sanità pubblica, e quindi tutti gli italiani, pagano anche per l’evasione fiscale che continua a veleggiare attorno ai 90 / 100 miliardi l’anno.

Abbiamo bisogno di una nuova classe politica in grado davvero di individuare bisogni e necessità di una popolazione che diventa sempre più anziana e con la volontà di ricostruire quel Servizio nazionale che per lungo tempo ha consentito livelli di welfare propri di un paese moderno ed evoluto, oltre che solidale. Negli ultimi anni, invece, si è sviluppato un sistema “selettivo” che favorisce quanti possono permettersi visite e cure private, come nel rapporto Oasi 2023 è ampiamente dimostrato. Per raggiungere e scaricare il rapporto CLICCA QUI.

CV