Per un partito della Pace – di Massimo Brundisini

Per un partito della Pace – di Massimo Brundisini

Mi capita spesso, e ritengo possa essere un’esperienza comune, di ricevere nel dormiveglia, o nel sonno, la spinta a scrivere qualcosa che possa rivelarsi utile. Meno frequente, invece, è che, come in questo caso, messa a fuoco l’idea di un Partito della Pace, al momento di aprire le persiane, una colomba sia volata sull’albero di fronte, a pochi metri dalla mia finestra, e ci sia rimasta un bel po’, e la cosa succede raramente. Ho voluto considerare l’accaduto come un segno positivo e ho deciso allora di scrivere quanto segue.

Parto da un articolo, comparso su Avvenire di martedì 19 dicembre, nel quale l’Arcivescovo Visvaldas Kulbokas, Nunzio a Kiev, affermava:” Oggi il Papa è l’unico leader morale al mondo in grado di favorire soluzioni inaspettate di Pace in Ucraina”. Naturalmente, si faceva anche riferimento alla benemerita missione di Pace del Cardinal Zuppi, l’unica iniziativa valida tentata in due anni e mezzo di conflitto. Riferisce infatti il Nunzio che il rappresentante del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli abbia citato la missione come uno degli esempi incoraggianti di ciò che possono fare le Chiese in tempo di guerra.

Ricordiamo che è proprio da Papa Francesco che era partita la dolorosa constatazione, ripresa poi da tanti, di trovarci di fronte ad una guerra mondiale a pezzi. Vista l’attuale situazione, molto preoccupante, non sarebbe fuori luogo ricordare anche le profezie, a cominciare dal Terzo segreto di Fatima, secondo alcuni rivelato in parte da San Giovanni Paolo II a Fulda, in cui purtroppo si prospettavano scenari molto duri e sconvolgenti. Ricordiamo anche che la Madonna era stata molto precisa nel definire temporalmente la durata dell’ateismo comunista in Russia. Aveva anche detto che il mondo si sarebbe salvato quando la Russia fosse stata riconsacrata alla Madonna.

Nel tempo abbiamo assistito a eventi che avevano portato all’annientamento di interi stati nazione, come ad esempio era successo all’Iraq, con un milione di vittime e neanche una causa reale per il loro sacrificio: ricordo a tal proposito un’intervista emblematica e agghiacciante rilasciata dal Comandante supremo delle forze Nato nella guerra del Kosovo, il generale a quattro stelle Wesley Clark, con sottotitoli in italiano, che rivela particolari inconfessabili, ma purtroppo reali (CLICCA QUI).

Non dimentichiamo che sul nostro capo pende anche la Spada di Damocle delle profezie di Medjugorje, anche quelle poco rassicuranti. L’impressione è che tutto venga rimosso e si continui a ballare tranquillamente come sul Titanic….e chissà che non sia questa la cosa giusta da fare.

Volendo invece assumere comportamenti più consapevoli, ecco allora l’idea, poiché non è sicuramente un caso che la Chiesa di Pietro sia collocata a Roma, la Caput Mundi: l’Italia potrebbe essere chiamata a svolgere un compito davvero universale, diventare cioè una nazione votata alla ricerca della Pace, costituendo così un faro e una guida per tutta l’Umanità. Potremmo contare sulla Diplomazia Vaticana e saremmo aiutati in questo dalla nostra Costituzione, dove è chiaramente scritto che l’Italia ripudia la guerra come mezzo per la risoluzione dei conflitti, articolo purtroppo spesso disatteso, e non mi soffermo su questo punto. Saremmo finalmente i precursori di una nuova era che ci possa condurre a nuovi cieli e nuove terre, magari riuscendo a superare o by-passare sofferenze apocalittiche.

Potremmo decidere di diventare neutrali come la Svizzera (perché no?) e magari anche decidere di mettere il nostro esercito al servizio delle Nazioni Unite per le missioni di peace keeping, peace enforcing, ecc

Naturalmente il primo passo sarebbe quello di uscire dalla NATO, sempre allo scopo di acquisire quella credibilità necessaria per poter poi intervenire nelle varie situazioni controverse. Una tale posizione avrebbe lo scopo di dimostrare che una diversa visione della realtà è possibile, e si potrebbero così avere adesioni di altri stati.

Ed allora ecco nascere la necessità di creare un Partito della Pace (o per la Pace), naturalmente di ispirazione cristiana: confortati dalla volatilità dell’elettorato italiano, capace di spostarsi a breve scadenza di percentuali non indifferenti, si potrebbe immaginare di ottenere ottimi risultati nel nome della Pace. Il desiderio di Pace penso sia insito nella stragrande maggioranza degli esseri umani, magari anche in quel 50% di non votanti che potrebbero trovare la proposta interessante.

So di ipotizzare un’utopia, ma in realtà sono convinto che l’Umanità non sia guerrafondaia, ma sia prigioniera di forme pensiero negative costruite ad arte da volontà negative molto potenti che escogitano stratagemmi in serie per impedirci di poter vivere le nostre vite in armonia con il creato e con i nostri simili, e che purtroppo dispongono di armi di persuasione di massa formidabili. Cito nuovamente un pensiero dal bellissimo libro di Paolo Rumiz “Il filo infinito. Viaggio tra i monasteri alle radici d’Europa”. La frase è la seguente: ”In Jugoslavia le cannonate autentiche furono meticolosamente preparate dalle cannonate dei media e dalle bugie dei persuasori occulti”. Il copione si ripete tristemente, si individua una polveriera, ci si lavora un po’ e poi si finge di meravigliarsi se, ad un tratto tutto salta in aria, nascondendo la mano che ha appiccato il fuoco, e l’unica vera causa di tutto è, citando Vandana Shiva “l’avidità umana”.

“La verità sarà gridata dai tetti”, ed io mi auguro che quel giorno arrivi al più presto.

Massimo Brundisini