Il premierato e la paura della democrazia – di Carlo Polvara

Il premierato e la paura della democrazia – di Carlo Polvara

La nuova piccola, riforma prevede l’elezione diretta del premier.  Ottima idea per catturare consensi soprattutto nei giovani. Loro, infatti, amano questo tipo di sistema più democratico possibile e soprattutto più veloce e deresponsabilizzante. Devi indicare un solo personaggio. Del resto, funziona così il loro piccolo mondo (da molti adulti ben costruito in questi anni).

Come nei concorsi di bellezza, X factor, Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi il pallone d’oro ecc. Vince chi appare anche se favella tonnellate di castronerie. Sappiamo bene ed è ormai provato che il più intelligente esce alla prima puntata.  Non vedo l’ora di partecipare al televoto per il premier con promesse altisonanti! Se tutto avrà luogo mi candiderò però come volontario per la RSA del Quirinale dove resterà un vecchio vetusto da portare a spasso nelle feste civili comandate e al quale il giovane rampollo “likemeletto” metterà tra le mani tremule una penna e dirà: “firma pure è solo carta l’ho letta prima io”.

La Repubblica per me va bene così. Faticosa da gestire? Certo! Ma, se vogliamo cambiare, significa che il popolo è ignorante, nel senso che preferisce il facile dello stare prono piuttosto che elevarsi a nuova intelligenza civile che animò i padri costituenti.

Mi raccomando ditelo ai giovani alieni alla politica che date loro una grande responsabilità democratica eleggendone uno anziché tanti!

Carlo Polvara