Dove finiranno 1,7 milioni di afghani cacciati da Pakistan?
Il Pakistan ha ordinato a tutti i richiedenti asilo afghani non autorizzati – circa 1,7 milioni di persone – di lasciare il paese entro il mese di novembre. La decisione è stata presa a seguito del protrarsi degli scontri armati che avvengono lungo il confine tra i due paesi la cui responsabilità il governo di Islamabad attribuisce a gruppi attivi in Afghanistan.
Così è giunto il giro di vite nei confronti degli immigrati considerati “illegali” nonostante i talebani abbiano provato a dissuadere il Pakistan dal procedere in tal senso negando ogni loro responsabilità nel fornire rifugio a gruppi armati che attaccano il paese vicino. Come accaduto di recente nella città di Mastung, prossima al confine, dove sono state uccise almeno 50 persone durante una celebrazione religiosa.
Secondo le Nazioni Unite, circa 1,3 milioni di afghani sono registrati come rifugiati mentre altri 880.000 hanno ricevuto lo status legale, ma circa 1,7 milioni di persone si troverebbero in Pakistan “illegalmente”, nel senso che non hanno ancora ottenuto lo status di rifugiato.
Le autorità pakistane non escludono di effettuare deportazioni forzate anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli su come avverrebbe tale operazione. Intanto, secondo quanto dichiarano alcune fonti afghane, si sta procedendo aduna sorta di raccolta di quanti potrebbero finire per essere deportati ed espulsi. Soprattutto nel Beluchistan, vicino al confine con il Pakistan.
Ovviamente, la domanda è sul dove una tale massa di gente espulsa si dirigerà. E il quesito diventa ancora più stringente anche per tutti quegli afghani che saranno costretti a migrare a seguito delle conseguenze dei forti terremoti che nei giorni scorsi hanno colpito il loro paese.