Musk versus Zuckerberg: l’italietta si candida

Musk versus Zuckerberg: l’italietta si candida

Sono giorni e giorni che i nostri telegiornali quasi aprono i loro notiziari  con la storia della sfida fisica in cui dovrebbero cimentarsi i due stramiliardari Musk e Zuckerberg.

Manca la lettura di Dumas. Di quando i Tre moschettieri si convocavano per i duelli nella riservatezza del dietro del convento dei Carmelitani scalzi. E così pure gli uomini, e le donne, di cultura che ci governano si prestano ad una vera e propria pagliacciata che non ci fa proprio onore, per la parte che ci riguarda. Ammesso, poi, che la storica disfida avvenga proprio in Italia. Visto che soprattutto uno dei due protagonisti, quel Musk che sa molto bene combinare i suoi ingegnosi affari con la promozione di se stesso e delle sue aziende e prodotti, sembra essere in trattativa con altri paesi. Magari, ammesso che i due finiscano per prendersi a colpi di armi marziali, davvero, potrebbero finire per scegliere il palco, o meglio dire il ring, di Parigi.

In ogni caso è desolante vedere la rincorsa delle “italiette” che sono lì a disputarsi la sede dell’incontro. Scartato il Colosseo, giungono le proposte dell’Arena di Verona, mentre si fanno avanti quelli di Pompei che potrebbero, forse?, offrire il luogo più immaginifico: la Casa dei gladiatori.

Mamma mia cosa si fa per i soldi e un per po’ di notorietà. E come si riduce il sentimento nazionale. Come se questa “italietta” non c’avesse tanta vera, bella, e seria d’Italia da offrire senza bisogno che questi due bellimbusti si cimentino in quello che tanto critichiamo nei nostri giovani, purtroppo dediti a risolvere i loro problemi con continue risse. Perché sono stati cresciuti nell’idea che le competizioni si risolvano menando fendenti a destra e a manca.

Dei cinquanta milioni destinati alla beneficienza, di questo tipo di beneficienza, non ne abbiamo proprio bisogno. Anche perché pare che a assommino ad alcuni miliardi i debiti delle società dei due maturati con il fisco italiano.

Per quanto riguarda le sfide abbiamo già dato, e ben più gloriosamente. Con gli Orazi e i Curiazi, prima, e, poi, con la disfida di Barletta. Speriamo, però, di non aver dato un’idea al Sovrintendente del Parco dell’Appia antica, dove ebbe luogo l’epica lotta tra i tre fratelli di Roma e gli altri tre gemelli di Albalonga, e al Sindaco di Barletta: non è che si proporranno anche loro per ospitare i due moderni gladiatori?