Cerchi nel grano: messaggi dall’Universo? – di Massimo Brundisini

Cerchi nel grano: messaggi dall’Universo? – di Massimo Brundisini

Nel suo bell’articolo del 28 u.s. (CLICCA QUI), Giovanni Cominelli conclude: ”Pensare fortemente e dire ad alta voce la verità che ciascuno crede in buona fede di intravedere è l’unico modo per costruire spazi. Si chiama coraggio della battaglia per la verità”. Ho deciso di prenderlo in parola, affrontando un argomento che però esula e travalica le dinamiche correnti, ma la cui invadente e perentoria presenza impone attenzione, lasciando come unica alternativa la politica dello struzzo.

C’è stato un momento, qualche anno fa, in cui si è molto dibattuto, a livello mondiale, del fenomeno dei Cerchi nel Grano (o Crop Circles). Come troppo spesso succede per manifestazioni alle quali non siamo in grado di dare risposte adeguate, ci si è affannati a dare spiegazioni di comodo, arrampicandosi spesso sugli specchi, e come inevitabile conseguenza le luci si sono spente sulla ricerca.

Il fenomeno dura da decenni e i cerchi apparsi dal nulla, soprattutto in Gran Bretagna, ma anche in altre parti del mondo, compresa l’Italia, sono parecchie migliaia: erano più di cinquemila (!!!!) nel 2013, anno in cui mi sono recato per la seconda volta nel Regno Unito per una verifica sul campo. La prima volta era stato nel 2002, sempre incuriosito da quelle sculture artistiche nel grano, perfette e oggettivamente frutto di una tecnica lontana anni luce dalle nostre capacità: in molti hanno cercato di replicarli, qualche volta con buoni risultati, ma mai all’altezza degli originali. Di seguito il link di un famoso video del 1996, nel quale due sfere sorvolano un campo e un glifo compare dal nulla (CLICCA QUI) , una specie di arte del futuro. Non è l’unico filmato del genere. In quegli anni si era sviluppato un vero e proprio turismo dei Crop Circles, la qual cosa veniva in qualche modo contrastata dal governo inglese.

Prima di parlare delle mie esperienze, allego il link di una pagina storica che da decenni raccoglie documentazione su tutti i cerchi comparsi: quelli visibili nella pagina sono solo gli ultimi di Luglio, con disegni geometrici diversi e complessi, ma che sempre si stagliano, con assoluta nitidezza e pulizia di contorni, nelle colture più disparate, non solo nel grano (crop si traduce appunto in raccolto). Per visionare tutta la sterminata produzione ci si deve iscrivere al sito (CLICCA QUI).

A questi link è possibile poi visionare una quantità enorme di esempi spettacolari (CLICCA QUI  e QUI)

Capita di imbattersi a volte in vere e proprie lezioni di astronomia (CLICCA QUI)

In quest’altro sito (CLICCA QUI)   possiamo ritrovare un archivio completo (cliccare su 2023 crop circles) fin dal 1994!! Se si va all’anno 2001 (CLICCA QUI)  e si clicca sulla pagina 6, si potrà vedere una delle formazioni più spettacolari, i 500 cerchi di Milk Hill. Subito dopo due glifi apparsi, a sei giorni di distanza l’uno dall’altro, formatisi come al solito in una notte, di fronte al più importante osservatorio astronomico inglese, quello di Chibolton: uno è la riproduzione del cosiddetto “volto” presente sulla superficie di Marte, una incredibile vera scultura, l’altro è addirittura la risposta (aliena?) al messaggio lanciato nello spazio dal radiotelescopio di Arecibo il 16 Novembre 1974 alla ricerca di altre civiltà (l’anno prima era comparso sempre di fronte a Chibolton, un crop che riproduceva lo schema del radiotelescopio di Arecibo). In quest’ultimo, quelli che dobbiamo ritenere i nostri interlocutori, rispondono al nostro messaggio simbolico mostrandoci una figura stilizzata del loro aspetto (hanno una grande testa!), la descrizione del loro DNA e del loro sistema solare.

L’anno dopo, in Agosto, è poi comparso il glifo forse più importante, a Crabwood: un’enorme faccia di alieno assieme ad un messaggio. L’alieno di Crabwood è una scultura perfetta nel grano. Ci sono stato con un mio amico, era il 15 Agosto 2002: per passare nel campo il contadino chiedeva 5 Sterline per compensare le perdite dovute alle tante presenze, in cielo molti elicotteri dell’esercito, ma la cosa che lasciava più che sbalorditi era il fatto che la cornice della “scultura”, lunga lateralmente 140 metri, non aveva neanche una spiga fuori posto! Il volto dell’alieno era accompagnato da un messaggio. Sul momento non si sapeva nulla del messaggio, decodificato poco più tardi: era stranamente in un linguaggio binario caduto in disuso da molti anni. Ecco il testo in inglese: “Beware the bearers of FALSE gifts & their BROKEN PROMISES. Much PAIN but still time. (Damaged Word = EELRIJUE). There is GOOD out there. We OPpose DECEPTION. Conduit CLOSING (BELL SOUND)“, e la traduzione in italiano: “Guardatevi dai portatori di FALSI regali & dalle loro PROMESSE NON MANTENUTE. Molto DOLORE ma ancora tempo. EELRIJUE (interpretato come CREDETE). C’è del BUONO là fuori. Noi ci Opponiamo all’inganno. Canale IN CHIUSURA suono di campana”. Sul sito, cliccando sull’archivio, alla pagina 6 del 2002, si possono vedere molte immagini dell’Alieno (CLICCA QUI).

Per chi volesse approfondire l’argomento, a questo link troverà una descrizione accurata degli eventi di cui sopra e della loro sequenza (CLICCA QUI).

E allora cosa pensare? Credo che sia giusto partire dalle evidenze e accettare il fatto che qualcuno abbia deciso di contattarci, e che lo fa in maniera molto determinata, visto che non si è ancora stancato dopo quasi trent’anni: forse avrà capito che, come dicono a Roma, siamo “de coccio!”. Forse vogliono aiutarci a fare il nostro salto quantico di conoscenza.

Se di fronte ad evidenze assolutamente “evidenti”, e mi scuso per la forzatura, non riusciamo a superare la nostra ignavia, e non riusciamo neanche a chiedere ai nostri governanti di approfondire le nostre conoscenze a riguardo per poter così iniziare un dibattito ed un confronto pubblico su queste realtà, allora siamo destinati a rimanere isolati e ignoranti in un Universo abitato da migliaia o forse milioni di civiltà diverse. Se ci osservano da lontano, possiamo immaginare che possano sorridere della nostra situazione, pensando giustamente di aver fatto il possibile e l’impossibile per cercare di attirare la nostra attenzione, ma che purtroppo eravamo troppo impegnati a distruggere il nostro bel Pianeta e contemporaneamente cercare di acquisirne il controllo. Una volta lessi questa metafora: lottare per il possesso del Pianeta è come se le pulci lottassero per il possesso del cane su cui si trovano.

Rimanere insensibili di fronte a tanta meraviglia è la spia di un pericoloso addormentamento delle coscienze, che probabilmente si scuotono solo a seguito di eventi catastrofici e guardano con distacco a fenomeni che potrebbero sovvertire l’ordine delle cose e sconvolgere le proprie comode e sicure esistenze. Certo, le implicazioni sono di assoluto rilievo, ed è la ragione per cui sarebbe consigliabile studiare il fenomeno per acquisire sempre maggiori conoscenze, ma sarebbero grandi anche i vantaggi che ne potrebbero derivare alla vita del nostro Pianeta tormentato da crisi di ogni genere. Ricordiamo la frase dell’”alieno”: c’è del buono la fuori.

Potrebbero allora aiutarci le parole che Dante fa pronunciare ad Ulisse: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.

Massimo Brundisini