Discoteche: ora paghiamo il taxi a … chi si ubriaca

Discoteche: ora paghiamo il taxi a … chi si ubriaca

Il grande annuncio. C’è l’accordo con i rappresentanti di alcuni gestori delle discoteche della Lombardia e della Costa adriatica per sperimentare una pensata di quelle che farebbero dire a Totò: “e io pago!”. Gratis i taxi per chi all’uscita della discoteca è sballato o presenta tassi alcolici che gl’impediscono di mettersi alla guida. L’accordo è stato firmato dal Mit ed era presente, niente meno che il ministro che lo guida: Matteo Salvini. L’uomo che rinnova i fasti delle discoteche alla De Michelis. E la “marchetta” per i tanti Papeete d’Italia la fa pagare agli italiani.

Ci sarebbe tanto da dire su una decisione che giunge proprio mentre si tagliano altre spese vitali per i più deboli e disagiati. Ma l’enormità della vergogna rappresentata da questo progetto, per quanto sperimentale, e che guarda caso interessa famose discoteche tutte dell’area leghista del Nord, sta nella sostanza diseducativa che appare evidente.

Altro che pagare il taxi agli ubriaconi perché si vogliono evitare gli incidenti del sabato sera. Si prenda l’esempio, invece, dei paesi sera dove non si guida se si è ecceduto con gli alcolici. Non gli si dà il voucher per il taxi. Lo si arresta, gli si sequestra la macchina e finisce di fronte al magistrato, oltre che passare almeno una notte in cella.

E’ tenendo ferma la posizione che in quei paesi civili la gente si organizza. E visto che il voucher prevede il taxi anche per gli accompagnatori dell’ubriaco, c’è da ricordare che è molto frequente il fatto che, sempre in quei paesi davvero civili, marito e moglie, gruppi di amici, fanno una sera a turno a bere … e l’altro, o l’altra, guida. Da noi invece favoriamo addirittura quelli che diventano potenziali pericoli per tutti gli altri. Bella educazione, per chi da oggi può sentirsi autorizzato ad ubriacarsi in discoteca: tanto … gli paghiamo il taxi!

CV