I regali di Natale per i deputati e per gli evasori – di Giuseppe Careri

I regali di Natale per i deputati e per gli evasori – di Giuseppe Careri

I Questori della Camera di Fratelli d’Italia, della Lega e del Movimento 5 Stelle hanno deciso un bonus di 5.500 euro riservato ai Deputati della Camera per l’acquisto di computer, telefonini e monitor fino a 34 pollici, oltre al materiale di cancelleria per tutta la durata della legislatura.

Il regalo di Natale ai Deputati della Camera modifica quello degli anni passati che  ammontavano si a 6.750 euro a legislatura, ma, contrariamente ad oggi, 4.250 euro erano riservati alla cancelleria e solo  2.500 euro per le nuova tecnologie.

Occorre ricordare, inoltre, che di recente i Parlamentari delle due Camere sono stati ridotti da 630 a 400 unità e che uno degli scopi principali, oltre a una maggiore semplificazione dei dibattiti, era appunto quello di risparmiare le spese inerente al personale del Parlamento, compresi gli stipendi e i bonus degli eletti.

In un momento particolarmente difficile per tutti cittadini a causa della pandemia, della guerra in Ucraina e degli aumenti delle materie prime, ci pare francamente non accettabile elargire un bonus, qualcuno lo chiama “bonus della vergogna”, a chi, in definitiva, la crisi  energetica e gli smisurati aumenti delle bollette non l’ha dovuta “patire” con la gran parte della popolazione povera del nostro paese.

Pensiamo infatti che in un momento di inflazione a due cifre, dove il potere d’acquisto degli italiani è notevolmente ridotto, i sacrifici debbono essere suddivisi tra tutti, compresi i Parlamentari con i loro super stipendi .

Dopo il blitz della Lega di innalzare il contante da 1000 a 5.000 euro, un’altra misura della legge di bilancio del Governo Meloni in discussione in Parlamento ha suscitato le proteste dei partiti di opposizione, dei  sindacati e della gente comune.

E’ la decisione, infatti, di raddoppiare la cifra da 30 a 60 euro, sotto la quale esercenti, artigiani e professionisti potranno rifiutarsi senza nessuna sanzione di accettare pagamenti con carta di credito e bancomat. Un regalo natalizio per tutti coloro che hanno un’attività commerciale o artigiana.

Certo, il cittadino può sempre decidere di cambiare negozio se il commerciante si rifiuta di accettare il pagamento elettronico. Ma questo vuol dire fare una lotta dei poveri a discapito della maggioranza della popolazione.

Secondo diversi studi di settore e dell’Istat, l’evasione fiscale in Italia nel 2018 si attestava sui 103 miliardi di euro, l’equivalente di 3 leggi di bilancio. Nel 2018 la propensione all’evasione raggiungeva quasi il 20%. E’ compito di tutti, del Governo in carica come delle opposizioni, intraprendere finalmente una lotta spietata agli evasori con pene da aumentare quando si accerta nei vari gradi di giudizio la responsabilità di tutti coloro che evadono le tasse.

Sull’evasione fuori controllo è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In visita a Berna, rispondendo a una domanda di un giornalista di Repubblica Mattarella ha dichiarato: “L’evasione fiscale è un grave problema per qualunque paese, lo è in maniera importante per l’Italia. Nel Pnrr il tema viene sottolineato con molta concretezza ed è stato già definito con la Ue”.

E la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che pure ha una visione pragmatica della società ha dichiarato: “L’aumento del tetto al contante salito a 5000 euro dai 1000 fissati dal Governo Draghi, non favorisce l’evasione”.

Certo il governo Meloni spesso soffre per gli interventi della Lega che tendono in prevalenza a favorire il territorio del Nord/Est e non sempre la leader di Fratelli d’Italia riesce a contenere l’esuberanza della Lega di Matteo Salvini.

Peraltro c’è un’opposizione divisa su gran parte dei provvedimenti, sui quali ogni partito è orientato principalmente ad aumentare il bottino dei voti anziché perseguire il bene dei cittadini. Questo vale per i 5 Stelle che prediligono il reddito di cittadinanza anziché la crescita delle imprese e del lavoro.

Il Partito Democratico, a sua volta, è alle prese con “la rifondazione” del partito e alla scelta di un nuovo segretario. Il Governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini e il Sindaco di Firenze Nardella annunciano un tour in cento città per tentare di recuperare i voti di tanti delusi dal partito. Inizieranno da Bari nei prossimi giorni.

Per Bonaccini e Nardella è necessario comunque sostituire la vecchia classe dirigente che ha portato il partito allo sbando. Intanto ci sono le misure della Legge di Bilancio che favoriscono in parte gli evasori con piccoli regali distribuiti a commercianti, artigiani e piccoli esercenti. Chi rimane fuori da queste regalie sono, come sempre, la maggioranza dei poveri, gli ultimi, che fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese. Alcuni provvedimenti governativi sono stati presi, ma non sono di certo sufficienti a sanare situazioni precarie in atto ormai da troppi anni.

Giuseppe Careri