L’Italia 1960/1975 momenti di vita italiana – di Giuseppe Careri

L’Italia 1960/1975 momenti di vita italiana – di Giuseppe Careri

Dopo una difficile e combattuta sfida elettorale per le elezioni politiche 2022, gli italiani hanno scelto la Destra della Meloni per governare l’Italia nei prossimi 5 anni. Una battaglia elettorale aspra che ha certificato una netta sconfitta del Partito Democratico ma anche della Lega di Salvini, mentre il Movimento 5 stelle ha avuto un forte recupero anche se ha subito una perdita notevole di voti rispetto alle elezioni del 2018. Per giorni e giorni abbiamo assistito a uno scontro politico senza esclusione di colpi da parte dei singoli partiti.

Negli anni sessanta accadeva la stessa battaglia elettorale con la differenza sostanziale che in quegli anni si fronteggiavano partiti strutturati, in particolare i due giganti della politica italiana: la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, con il corollario del Partito Socialista, il Partito Socialdemocratico e il partito Repubblicano che formarono il primo governo di Centro Sinistra presieduto dal Leader Democristiano Aldo Moro nel lontano 1963.

Per rappresentare il periodo storico del 1960, fino al 1975, è stata allestita una mostra fotografica al Museo di Roma in Trastevere, fino al 16 ottobre, raccontata da 124 fotografie dell’Istituto Luce realizzate da diverse agenzie italiane.

Si inizia con una bellissima foto di ragazze in costume intero in passerella in occasione di Miss Italia nel 1960. Nello stesso periodo, in contrapposizione, non mancano proteste di piazza contro il Governo monocolore Tambroni a Reggio Emilia nel luglio del 1960 dove 5 operai comunisti furono uccisi dalla polizia durante una manifestazione sindacale. Nello scatto di un anonimo fotografo, durante la battaglia in piazza, si vede il lancio di pietre contro la polizia che reagisce con il fuoco delle armi. Ancora più drammatico uno scatto alla manifestazione contro il congresso del MSI a Genova, città antifascista, nel luglio del 1960. Ma le proteste avvengono anche sul sociale, con una foto di donne che manifestano contro il licenziamento a seguito del matrimonio. Difficile non inorridire per quante hanno subito un ingiusto licenziamento con la “colpa” di essersi sposate.

Ma gli anni 60 non sono solo manifestazioni politiche e scontri con la polizia. Sono immagini fotografiche in B/N con i paparazzi all’inseguimento di personaggi famosi e di avvenimenti dell’epoca che faranno la storia del nostro paese. Colpiscono infatti diversi scatti di vita familiare come la foto che ritrae Gianni Agnelli con la moglie Marella in un momento di pausa. E poi la foto di Pier Paolo Pasolini accanto alla sua  Alfa GT con cui trovò la morte all’idroscalo di Ostia anni più tardi. E ancora, gli eterni rivali del calcio, Mazzola e Rivera insieme all’epoca del liceo.

Gli anni 60 sono il periodo d’oro dell’Italia con il miracolo economico che migliorò la vita di milioni di persone. Apparvero le prime 500, la vespa, la lambretta, i primi frigoriferi, il trionfo della moda e della musica che invase l’Italia.  Famosa la foto dei Beatles a Milano nell’unica Tournèe italiana  a giugno del 1965.

Ci sono poi le foto dei disastri ambientali accaduti sul nostro territorio documentati da autori anonimi e da maestri della fotografia. Tra questi scatti, c’è Firenze, Piazza Santa Croce, durante l’alluvione del 4 novembre 1966; e poi Piazza San Marco con l’acqua alta fotografata dal famoso fotografo Berengo Gardin con alcuni turisti con la valigia in mano e i pantaloni tirati su fin le ginocchia.

Chi non ricorda, poi, Franca Viola, la giovane siciliana che rifiutò di sposare il suo rapitore nel 1966, ripresa in uno scatto in primo piano.

Infine la contestazione del ’68 con gli universitari e  gli studenti liceali che portarono una ventata di libertà nel nostro paese. La foto mostra gli scontri all’Università la Sapienza nel marzo del 1968. Non manca lo sbarco sulla Luna con le immagini di ragazzi che leggono un quotidiano con il titolo di Paese Sera che recita: “dai nostri inviati in un altro mondo”. Poi l’attentata del 12 dicembre 1969, una foto mostra il funerale di stato a Milano in Piazza Duomo per la bomba di Piazza Fontana dove morirono 17 persone e 88 furono i feriti. Infine le Brigate Rosse con il loro slogan farneticanti: “colpiscine 1 per educarne 100. Tutto il potere al popolo armato”. Fortuna che negli anni 70 ci furono diverse riforme civili che consentirono all’Italia di crescere, di avere lo statuto dei lavoratori, il diritto di famiglia e poi la vittoria del referendum sul divorzio il 12 e 13 maggio 1974.

Tutto questo è possibile vederlo alla mostra del museo di Trastevere curata da Enrico Menduni, ma anche grazie all’opera di centinaia di Paparazzi che nel corso di quegli anni straordinari consentirono  di fotografare una realtà che ancora oggi fa parte della nostra storia.

Giuseppe Careri