Roma accoglie le icone di Andy Warhol – di Giuseppe Careri

Roma accoglie le icone di  Andy Warhol – di Giuseppe Careri

Nei giorni scorsi, in occasione della giornata della cultura proclamata dall’Unesco, è stata inaugurata la mostra dedicata ad Andy Warhol in un nuovo spazio espositivo allestito nei vecchi locali della Vaccheria recentemente ripristinata per accogliere in futuro le mostre.

Uno sforzo fatto da Roma Capitale per raccontare l’arte nel mondo e, soprattutto, per invitare i giovani e i meno giovani a respirare il profumo della cultura, l’unica fonte in grado di soddisfare la sete del sapere.

La mostra “Flesh: Warhol e the Cow” è presentata nel casale storico della Vaccheria, uno spazio con una superficie luminosa di 1800 mq che rimarrà aperta fino al 30 ottobre con ingresso libero.

I quadri di Warhol, i più significativi dell’artista, mostrano volti di personaggi famosi, nature morte, ad esempio i barattoli di Campbell, una banana e una bottiglia della coca cola oggetto cult degli anni 60/70.

Tra i numerosi quadri esposti spicca in luminosità l’immagine più famosa della serigrafia di Marilyn Monroe realizzata nel lontano 1967. In una grande sala adibita alla proiezione di filmati, campeggia l’immagine in movimento del volto della sfortunata attrice che tanto ha fatto sognare i giovani e meno giovani di quegli anni incredibili.

La mostra con le immagini di Andy Warhol è affiancata da una selezione di 16 artisti, autodidatti e professionisti, che al centro della grande sala e in apposte nicchie mostrano i loro talento con pitture di vario genere.

Interessante la firma di Andy Warhol su alcuni ritratti rappresentativi della sua produzione artistica. C’è, ad esempio, la copertina originale firmata da Andy Warhol che mostra il volto bellissimo di Liza Minnelli dipinto nel 1978. Nella sala centrale questo dipinto è rappresentato sopra una grande scritta dell’artista. E poi il bacio appassionato di due giovani orientali abbracciati in una atmosfera magica.

Passeggiando con calma all’interno di questo grande spazio espositivo ci si sofferma su altri artisti, nomi conosciuti del cinema, del teatro, della musica. Spunta cosi’ l’immagine bellissima di Aretha Franklin del 1986, una copertina originale firmata da Andy Warhol. Il dipinto è il trionfo e la delicatezza dei colori dal blu, al giallo, al rosa e al verde che danno un’immagine cromatica attrattiva.

Ci si avvicina poi a una cartellina di 10 serigrafie su cartoncino di Mick Jagger che l’artista dipinge con metà volto di uomo e metà donna. La serigrafia, firmata dall’artista, è del 1975.

Non manca il grande Elvis Presley in due immagini del 1964, 1978, il periodo più appassionato del cantante che ha fatto impazzire di gioia milioni di fans in tutto il mondo. Non potevano mancare, nello stesso spazio, le immagini di Marilyn e Liz Taylor, due icone che hanno fatto la storia del cinema, e non solo.

Infine la mucca della Vaccheria, una volta il suo mondo dove pascolava indisturbata e, forse, felice.

“L’apertura al pubblico del nuovo spazio della Vaccheria è una bella notizia per tutta la città”, ha detto l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, “perché consentirà di valorizzare la zona dell’Eur dotandola di una realtà culturale nella quale potranno essere realizzati altri progetti”.

Progetti che potranno essere di ausilio ai cittadini che ormai, a partire dalla pandemia, passando per la guerra e la crisi energetica, sta mettendo a dura prova le forze di ognuno di noi. Una mostra di pittura, dunque, cosi come un dibattito sulla letteratura può aggiungere quel valor in più per aggrapparsi a qualcosa che faccia bene all’anima e che stimoli la mente a difendersi dalle intemperie.

Visitare una mostra di pittura o una manifestazione a teatro o a un dibattito sulla letteratura, fa immaginare il mondo più accessibile; figuriamoci quanto un comune come Roma Capitale organizza una mostra cosi importante gratuitamente!!!

Giuseppe Careri