Agosto, partiti miei non vi conosco – di Giuseppe Careri

Agosto, partiti miei non vi conosco – di Giuseppe Careri

Dopo trattative estenuanti, il Partito Democratico e Azione-Più Europa hanno siglato l’accordo per correre insieme alla prossima competizione elettorale del 25 settembre. Nella giornata di ieri doveva esserci l’altro incontro di Letta con la sinistra di Fratoianni e i Verdi di Bonelli che è stata però rinviata nella giornata di oggi. In una intervista al Tg1 estate, Il leader Fratoianni aveva già precisato che l’accordo tra Pd e Calenda era stato siglato solo da loro e non dalla sinistra. Nell’accordo PD/Azione è stato stabilito che nei collegi uninominali, il 70% al PD e il 30% a Calenda, i big delle formazioni alleate non potranno partecipare alla corsa, pertanto non ci saranno Di Maio, ne Mara Carfagna e la Gelmini.

L’accordo raggiunto faticosamente dai due partiti ha lasciato l’amaro in bocca a diversi competitor, a partire da Matteo Renzi che si vede costretto a presentarsi da solo con il simbolo di Italia Viva alle prossime elezioni. Renzi ha sperato fino all’ultimo che la trattativa tra Letta e Calenda falisse, ma è andata in altro modo.

Fuoco e fiamme dal Movimento 5 Stelle che attraverso Conte ha subito rimarcato “l’ammucchiata” tra il Pd, Calenda e i “cespugli “ di sinistra.

Viaggiano con il vento in poppa, almeno in apparenza, i maggiorenti del Centro Sinistra e del Centro Destra che ostentano sicurezza nella vittoria del 25 settembre.

Accuse e contro accuse imperversano in televisione, nei social e nei quotidiani. Ognuno spara le sue cartucce, la sua propaganda più accattivante, senza considerare che molte delle battaglie in atto tra i partiti sono oscure alla grande maggioranza dei cittadini che andranno a votare il 25 settembre.

Per molti cittadini le diatribe e le liti per accaparrarsi più voti alle prossime elezioni sono spesso prive di interesse e di partecipazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, i cittadini sono impegnati nella lotta contro il caro vita, degli aumenti dei prezzi, con la preoccupazione di arrivare con lo stipendio e il salario a fine mese. Dalla loro parte, al momento, c’è solo il Governo per gli Affari Correnti di Draghi che senza alcun proclama ha approvato il decreto aiuti, 14 miliardi e 300 milioni, per eliminare le accise di 30 centesimi in scadenza il 21 agosto prossimo e altri provvedimenti tra cui il caro energia.

Azioni pratiche e benefiche del Governo dimissionario per i cittadini che Calenda, ma anche Renzi, tentano di riproporre per attirare verso di loro il maggior numero di voti. La propaganda politica di questi giorni, le accuse reciproche, addirittura le offese personali contro Mara  Carfagna e Mariastella Gelmini approdate in Azione, non suscitano interesse alcuno nella stragrande maggioranza dei cittadini.

E’ agosto, dopo due anni di pandemia, ancora in atto, la guerra in Ucraina, il caos dei prezzi e dell’energia, hanno sfinito la resistenza di quanti vogliono tornare a una vita normale. Purtroppo la sete di potere di alcuni partiti, in primis i 5 Stelle, seguiti poi dalla Lega e da Forza Italia, hanno fatto cadere il Governo Draghi che per la prima vota dopo tanti anni aveva portato il nostro paese a contare di più in Europa e nel Mondo e inorgoglito i nostri cittadini.

Ed è questa la percezione degli elettori in questa estate torrida. Dopo Draghi dover ascoltare le promesse da marinaio dei partiti, di chi vuole aumentare le pensioni per le casalinghe, altri che promettono il salario minimo, l’ambiente, gli immigrati, gli sbarchi, e poi il ritornello sui giovani.

Il continuo cinguettio di tutti i partiti non arriva al grande pubblico impegnato in ben altre considerazioni e soprattutto in presenza di un disagio sociale. E poi, tradizionalmente, i cittadini che possono permetterselo, in Agosto vanno in vacanza, magari per un periodo ridotto, e non sono disposti minimamente a farsi coinvolgere da una propaganda pazzesca di tutti i partiti, l’uno contro l’altro.

Centro Destra e Centro Sinistra si battono senza esclusione di colpi per vincere le elezioni. Ma sarebbe meglio che per un periodo i partiti rinuncino a fare propaganda, soprattutto quando parlano a nome dei cittadini.

Lo sottolinea anche Alessandra Ghisleri, Direttrice di Euromedia Research, che vincerà la competizione elettorale “chi sarà capace di intercettare, negli ultimi giorni di campagna elettorale il voto di chi ha ancora dubbi”.

Pertanto i partiti risparmino le forze per il rush finale, ma anche per lasciare in pace i cittadini almeno in questo ultimo mese di agosto.

Giuseppe Careri