Salvini a Mosca?

Salvini a Mosca?

“Ganassa” in dialetto milanese sta per mandibola. E “ul ganassa” è il bullo del paese, il “bauscia” (saliva) che, appunto, spalanca la bocca e la spara grossa. Per certi versi, si avvicina al “miles gloriosus”. Sogna ad occhi aperti e si immagina protagonista di imprese improbabili e sensazionali, da lasciare tutti increduli. A bocca aperta. Si direbbe affetto da “pseudologia fantastica”, ma non è così.

In genere, il “ganassa” ha uno stuolo di amiconi che un po’ lo ammirano, e un po’ lo prendono per i fondelli. Lo trovano simpatico e un po’ lo compatiscono perché sanno che è, sì, un “conta balle”, ma lui, per quanto sia l’unico a crederci, ci crede davvero. E poi, con le sue alzate d’ingegno, … rompe il tedio del nostro grigiore quotidiano. Fa perfino tenerezza perché, ad osservarlo da vicino, sembra un calcolatore astuto, ma poi ti accorgi che è di una beata ingenuità.

Sanno che non è di animo cattivo. Anzi, sembra quasi che abbia paura dei suoi buoni sentimenti, o se ne vergogni, come fossero indice di debolezza, per cui gli piace recitare la commedia dell’uomo truce … “l’amarissimo che fa benissimo…”. Se poi, in nome dell’amicizia in cui sinceramente crede, dovesse mettersi in viaggio per posti oggi poco raccomandabili, ci auguriamo che torni presto. In fondo, è uno dei nostri e ci mancherebbe…