Inflazione record: Usa 7,2%, Europa 4,8

Inflazione record: Usa 7,2%, Europa 4,8

L’aumento dei prezzi negli Stati Uniti ha raggiunto il record degli ultimi 40 anni portando l’inflazione annua al 7,5%, il tasso più alto dal 1982. Gli aumenti più rilevanti sono dovuti ai prodotti alimentari e a quelli energetici. Dirette le conseguenze sui bilanci delle famiglie perché, come spesso accade, l’aumento dei salari non segue la stessa velocità.

Nell’area Euro è previsto di toccare il 4,8% nel il periodo gennaio-marzo con un aumento rispetto al 4,6% dell’ultimo trimestre del 2021. Le previsioni sono quelle di veder poi scendere l’inflazione nel corso del periodo successivo dell’anno, ma rimanendo comunque lontani da quel 2% fissato dalla Banca centrale europea quale obiettivo da mantenere fino al 2023.

Con l’inflazione superiore al tasso medio di espansione economica ed una possibile contrazione dei consumi, appena ripresisi dalla crisi provocata dal diffondersi della pandemia, c’è da attendersi un effetto negativo sulla crescita. Le previsioni per l’area Euro erano del 4% con un possibile recupero delle perdite economiche degli ultimi due anni.

La situazione rischia di avere delle gravi conseguenze politiche per il Presidente Usa John Biden che non riesce a valorizzare e a concretizzare la forte crescita economica registrata negli Stati Uniti nel corso del 2021.

CV