L’Europa ai funerali di un uomo mite – di Giuseppe Careri

L’Europa ai funerali di un uomo mite – di Giuseppe Careri

“Grazie papà, buona strada e, mi raccomando, giudizio”. Lo ha ricordato Giulio, il figlio di David Sassoli nel ricordo del padre durante la cerimonia dei funerali di Stato che si sono svolti ieri nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma.    Caro Papà, ci hai insegnato che la fama e la popolarità hanno senso solo se si riescono a fare cose utili”. E poi ancora “passione e amore”, sono le parole del tuo insegnamento pronunciate fino all’ultimo.

Il feretro, coperto dalla bandiera dell’Unione Europea, è giunto davanti alla Basilica  dallo stile barocco in perfetto orario. Al suo arrivo gli sono stati tributati gli onori militari con tre squilli di tromba. Il feretro di David Sassoli è stato poi accompagnato all’interno della Basilica da sei carabinieri in alta uniforme.

Poco prima, ad assistere alla cerimonia erano giunti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i Presidenti di Camera e Senato e il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Poi l’Europa, con la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, il Presidente del Consiglio Ue Charles, il premier spagnolo Pedro Sanchez.  All’interno una folla silenziosa composta da semplici cittadini, da colleghi e da familiari e amici di David Sassoli.

L’onoranza funebre per l’ultimo saluto viene celebrata dal Cardinale e Arcivescovo di Bologna Gaetano Zuppi, compagno di David Sassoli al liceo Virgilio di Roma. All’interno della Basilica si respira un clima commosso e partecipativo di tutti i presenti. Nella sua omelia, il Cardinale Zuppi ricorda la figura di David Sassoli, cattolico democratico, scout, giornalista e politico. Dice di lui: “Ogni uomo non è un’isola, ma una comunità, e David ne è stato sempre consapevole”.

C’è poi l’intervento di Padre Francesco Occhetta, gesuita e politologo: Sceglievi parole pacate e calibrate, le scagliavi come un arciere nel nostro cuore, parole che hanno modellato il nostro Paese e l’Europa, parole che profumano di fraternità”.

C’è una foto simbolica di Davide Sassoli trasmessa nei giorni scorsi nei vari Tg.  Lo ritrae nell’ottobre del 1989 mentre piccona il muro di Berlino insieme a un collega della carta stampata.

Quella foto ha dato lo spunto per ricordare il giornalista e poi il Presidente del Parlamento Europeo che dall’alto della sua posizione ha continuato la sua opera per abbattere i muri e costruire una società di accoglienza.

Elisa Anzaldo, a nome dei colleghi del Tg1, ha fatto un ritratto commovente del suo collega e amico di tante battaglie e condivisioni. Nel suo messaggio la giornalista lo ha ricordato così: “Hai sfondato muri di gomma con la tenacia della tua gentilezza, con l’ostentazione del rispetto che avevi per gli altri, con lo sfinimento del dialogo, la forza della prudenza e la dirompenza della tua mitezza. A noi lasci una caparbia lezione di ottimismo”.

La moglie e i figli di David ascoltano in silenzio e commozione le parole tributate al loro papà e marito. La figlia Silvia lo ricorda così, con tutti i suoi insegnamenti ideali:

Caro Papa, vogliamo ricordarti con le tue parole, quelle del tuo ultimo messaggio di poche settimane fa che sono parole di speranza. In questo anno abbiamo visto nuovi muri e i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità. Muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà.

Le immagini trasmesse in diretta dal Tg1 mostrano i volti di tutti i presenti, ne colgono la commozione e il dolore per la perdita di un papà, un amico, un collega, un uomo capace di aprire in tempo di pandemia le porte del Parlamento Europeo per aiutare gli ultimi, i diseredati, i senza casa, i disperati del nostro tempo. Molti si asciugano le lacrime; la Presidente della Commissione europea è visibilmente commossa, così pure il nostro Presidente Mattarella. E’ un momento ideale di integrazione tra i popoli, capace di eliminare i conflitti e costruire una pace politica e sociale in tutta Europa.

David Sassoli, un uomo di speranza, uomo di parte, ma uomo di tutti, con il dovere e l’impegno morale di proteggere soprattutto gli ultimi.

La cerimonia funebre volge al termine.  L’interno della Chiesa è in raccoglimento per la comunione alla quale partecipano molti fedeli. Poi il ricordo di David Sassoli della moglie Alessandra Vittorini: Ci siamo cercati e trovati sui banchi di scuola. Abbiamo camminato insieme fino ad oggi.

E in questo tempo il nostro stare insieme ha fatto i conti con l’altro e l’altrove in cui avevi deciso di spendere parte delle tue energie. Ti ho, ti abbiamo sempre condiviso con altri, tra famiglia e lavoro, famiglia e politica, famiglia e passioni. Ho avuto una vita bella, decisamente molto bella, anche se un po’ complicata, e finirla a 65 anni è davvero troppo presto. Questo mi dicevi, quando noi giocavamo a nasconderci la realtà sperando l’impossibile. È troppo presto, per le tante cose che avevamo ancora da dirci, per il futuro che progettavamo per noi due e i nostri ragazzi”.

Poi l’abbraccio finale con i due figli. Addio David, non ti dimenticheremo.

Giuseppe Careri