Banksy, il ribelle della Street Art – di Giuseppe Careri

Banksy, il ribelle della Street Art – di Giuseppe Careri

Sulla fiancata della nave si vede l’immagine sfumata di una bambina che tiene in mano un salvagente a forma di cuore. Il dipinto è apparso come un miraggio dal nulla sulla nave Louise Michel acquistata da Banksy, lo sconosciuto autore della Street Artist, per salvare quanto possibile i migranti da naufragi e morti.

“Ho comprato uno yacth”, dichiara Banksy in una presunta dichiarazione, “L’abbiamo trasformato in una imbarcazione di salvataggio perché le autorità europee ignorano deliberatamente le richieste di soccorso”.

L’imbarcazione di Banksy ha salvato dal naufragio centinaia di migranti lanciando SOS alle capitanerie di porto che infine sono intervenute per portare in salvo questi poveri derelitti di una società ostile.

E’, per così dire, l’ultima provocazione dell’artista inglese lanciata a tutti i paesi europei perché intervengano, se non altro, per mitigare il fenomeno dei migranti sempre più difficile da affrontare e risolvere.

Di Banksy, l’uomo della street art, si conoscono poche cose. Si dice sia nato alla metà degli anni ‘70, a Bristol, una città portuale dell’Inghilterra. Un’artista da sempre contro il sistema, le prevaricazioni, i soprusi sui più deboli, e contro l’arte ufficiale di poche centinaia di gallerie che monopolizzano il mercato mondiale. I suoi dipinti, i graffiti  e i suoi murales sono sparsi sulle mura di tutto il mondo e vengono acquistati per  milioni di sterline. Si possono ammirare a Venezia, New York, San Francisco, Detroit, Parigi, Barcellona. I compratori di questi graffiti, dipinti e murales, dovranno poi provvedere loro stessi a recuperare le sue opere costate un patrimonio. Un suo dipinto satirico, molto irriverente, mostra la Camera dei Comuni popolata da scimpanzé venduto a un anonimo per quasi 10 milioni di sterline.  Molti dei suoi dipinti riguardano infatti animali, scimmie, topi e altri soggetti del mondo animale; ma il suo tratto caratteristico riguarda spesso le bambine con dei palloncini colorati, o immagini di un volto, quello della “Vic Queen che ritrae la Regina Vittoria con la corona e il volto dissacrante di una scimmia. Ancora, l’immagine impressionante della morte con la scritta “Wrong War”.

L’arte di Banksy si discosta notevolmente dai fenomeni culturali del nostro tempo, spingendo il suo pubblico ad una visione diversa da quella tradizionale, di pochi che scelgono ed espongono e decretano il successo dell’arte. A Roma è stata allestita una mostra dedicata a Banksy all’interno della struttura cinquecentesca del Chiostro del Bramante che aprirà i battenti da oggi fino all’11 aprile del 2021. L’allestimento della mostra comprenderà circa 90 opere dell’autore della Street Art. Ci saranno tutte le opere Banksy che racconteranno il suo mondo, la sua visione dell’arte, la critica sociale, l’irriverenza e l’intolleranza.

Nelle sale del Chiostro cinquecentesco saranno presenti stampe su carta o tela, allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento, ad alcune sculture di resina dipinta o di bronzo verniciato.

In una dichiarazione attribuita  al poeta della street art, mai confermata, Banksy dichiara: “Immagina una città in cui i graffiti non fossero illegali, una città in cui tutti potessero disegnare dove vogliono. Dove ogni strada fosse inondata di miriadi di colori e brevi espressioni. Dove aspettare in piedi l’autobus alla fermata non fosse mai noioso. Una città che desse l’impressione di una festa aperta a tutti, non solo agli agenti immobiliari e ai magnati del business. Immagina una città così e scostati dal muro, la vernice è fresca.

La mostra, sarà un’occasione per molti di noi conoscere più da vicino la street artist, coglierne le sfumature, i messaggi nascosti, le critiche ai potenti delle gallerie d’arte e la vicinanza a una nuova forma d’arte moderna dove Banksy rivela al mondo culturale un nuovo modo di concepire l’arte. Ma non solo. Ci ricorderà anche il suo intervento umanitario con la nave Louise Michel, il suo carico disperato, e l’immagine di una bambina colorata con un salvagente a forma di cuore intenta a salvarsi e a salvare vite umane.

Domani la nave sarà dismessa e sicuramente qualche magnate dell’arte acquisterà l’immagine poetica dipinta da Banksy e provvederà a sue spese a rimuoverla dalla fiancata della nave per farne domani un business che il poeta della street art combatte e condanna. Da sempre!

Giuseppe Careri