Covid-19: non abbassare la guardia – di Giuseppe Careri

Covid-19:  non abbassare la guardia – di Giuseppe Careri

“In Italia la fase acuta dell’epidemia è superata, ma state attenti, non cantare troppo presto vittoria, di seguire con cura le norme vigenti, perché sono norme che ci aiutano a evitare che il virus vada avanti”. 

E’ il monito lanciato da Papa Francesco dal balcone di Piazza San Pietro durante l’Angelus di domenica scorsa.

La stessa preoccupazione agita l’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda ai cittadini di continuare a seguire le direttive del Governo e del Ministero della Salute di seguire le regole delle mascherine, del distanziamento di un metro e soprattutto di evitare gli assembramenti; nonché di lavarsi le mani senza più indossare i guanti mono uso.

Infatti è appena arrivata l’ultima direttiva dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che non raccomanda l’uso dei guanti” nei luoghi pubblici come i supermercati, per contrastare la diffusione del Covid-19. Scrive l’OMS: “indossarli può aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso. E aggiunge: “migliorando sensibilmente le pratiche di igiene per le mani i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del virus del Covid-19″.

Niente guanti, dunque; ma è comunque singolare che dopo tre mesi di sofferenza per il lockdown, l’OMS raccomandi il non uso dei guanti; per mesi la maggior parte dei cittadini aveva penato per l’acquisto di uno strumento considerato oggi ormai inutile a fronteggiare il coronavirus.

Secondo scienziati e il Ministero della Salute i contagi sono quasi ovunque in calo, anche se in alcune Regioni avviene solo una lenta discesa del trend. Infatti, partendo dai contagi e dai decessi nel mondo si ha l’impressione di una pandemia ancora di la da sconfiggere.

Negli Stati Uniti i contagi sono giunti quasi a 2 milioni di casi, con 110 mila morti. In Brasile sono 700 mila i contagi, con 37 mila morti.

In Europa i dati pubblicati nei giorni scorsi vedono ancora tanti contagi e numerosi decessi, in Russia con 500 mila contagi e 6 mila morti; e poi Regno Unito, Spagna, Gemania, Francia.

In Italia i casi generali dei contagi sono 235 mila, con 79 decessi nelle ultime 24 ore per un totale di 34 mila morti. Come sempre, in Lombardia ci sono ancora 15 morti nell’ultimo giorno e 192 contagi rispetto ai 283 di tutta Italia.

C’è da parte di tutte le autorità scientifiche e di Governo un cauto ottimismo per l’andamento generale della pandemia; Si raccomanda comunque di fare attenzione perché il coronavirus è ancora pericoloso e può farci ancora soffrire. Come è accaduto a Roma, al San Raffaele Pisana dove è scoppiato un focolaio che ha contagiato 41 persone tra degenti e personale sanitario e la morte di un paziente. Insomma, pur con tanto ottimismo, stiamo ancora combattendo con la presenza di un virus che non è stato ancora debellato. Lo si capisce anche dai dati che ci pervengono dagli Stati Uniti e dall’America del Sud.

In questa fase della pandemia non si possono nemmeno ignorare i problemi interni, dalla disoccupazione, ai ritardi dei bonus ai cassa integrati e ai tanti problemi delle imprese prive di risorse per ricominciare l’attività.

Per questo il Governo dopo aver ricevuto il Dossier del Piano Colao, si accinge a promuovere gli Stati Generali a Villa Pamphili in programma nei prossimi giorni. Si discuterà di quale Italia avremo nei prossimi anni considerando in particolare le infrastrutture e l’ambiente il volano della ripresa.

Vedremo chi aderirà a questa manifestazione politica ed economica; se ci saranno solo esperti economici oppure saranno invitati anche i politici dell’opposizione.

C’è, insomma, molta carne sul fuoco; si tratta ora di vedere se i cuochi chiamati a cucinarla sapranno evitare di farla bruciare.

Giuseppe Careri