Il vaccino ci salverà – di Giuseppe Careri

Il vaccino ci salverà – di Giuseppe Careri

“Stiamo lavorando a una risposta di sistema per riportare famiglie, imprese e persone a ricominciare a vivere pienamente le proprie esistenze. Fino a quando non avremo un vaccino il distanziamento sociale è l’unica arma che abbiamo“.

Lo ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza in occasione della presentazione di una terapia intensiva in un ospedale specialistico dell’Emilia Romagna. Il Ministro ha poi aggiunto: Cogliamo i primi frutti di sacrifici enormi, ma siamo ancora dentro questa crisi, ci sarà bisogno ancora di una stagione di grande rigore per non vanificare il lavoro straordinario fatto.

I dati forniti dalla Protezione Civile confermano le preoccupazione del Ministro della Salute perché sono ancora tanti i decessi e i nuovi contagi, anche se diminuiscono i degenti nelle terapie intensive. I dati riferiti dal Responsabile della Protezione Civile Angelo Borrelli ci dicono che il numero dei morti nelle ultime 24 ore sono 619; i nuovi contagi di Covid-19 sono di nuovo aumentati rispetto al giorno precedente, e hanno raggiunto 4.694 soggetti;  i decessi sono quasi 20 mila; I casi totali in Italia sono ormai 152.271 unità. La regione Lombardia è la regione con il più alto numero di contagio. L’unica nota positiva deriva dalle 98 unità in meno nelle terapie intensive. Nella giornata di Ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva annunciato le nuove misure di apertura delle librerie e delle cartolerie  a partire da martedì 14 aprile. Oggi è uscita una delibera dalla Regione Lombardia firmata dal Presidente Fontana che, invece, non consente la riapertura delle librerie, ma permette di acquistare libri e materiale didattico solo nei supermercati che ne sono provvisti. E’ l’incongruenza del titolo V del rapporto Stato Regioni che a volte sono in contrasto sulla stessa materia. Ovvio il disorientamento dei cittadini di fronte a decisioni prese in ordine sparso come in questo caso. Era forse meglio insistere per un accordo preventivo tra Stato e Regione per fare poi un unico annuncio di apertura delle librerie e cartolibrerie con esclusione di una regione.

Ben più grave appare la “lite” politica del Governo con l’opposizione sul tema dell’Europa con accuse di falsità attribuite, dal Presidente del Consiglio, a Matteo Salvini della Lega e a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Accuse e repliche dannose sulla opportunità o meno di approvare il Mes; oppure di vincere la lotteria degli Eurobond nel prossimo Consiglio dei Capi di Stato e di Governo che si svolgerà a Bruxelles il 23 Aprile.

Critiche e accuse che fanno male all’Italia in un momento particolarmente difficile per il paese in lotta con una pandemia che non accenna a diminuire. Polemiche che danneggiano l’immagine dell’Italia impegnata in una difficile trattativa piena di incognite.

In un momento in cui milioni di italiani, a parte qualche migliaio di imbecilli che ancora non hanno capito il pericolo per sé e gli altri, si stanno sacrificando nel tentativo di salvare vite umane, come medici, infermieri e personale sanitario, non è tollerabile disquisire  sulla strategia del Governo, ma si pretende, pretendiamo, dalla politica una gestione più civile e più ragionata.

Abbiamo ancora un percorso lungo da percorrere per sconfiggere il Coronavirus. Non possiamo, né dobbiamo, disperdere energie preziose per un calcolo politico di là da venire nel tempo.

Dobbiamo, invece, dedicare le migliori energie per migliorare la situazione di tutte le case di riposo del paese; è urgente assegnare a ogni medico, ad ogni infermiere, a tutti coloro che sono impegnati in questa pandemia, gli strumenti necessari per non contagiarsi nella cura dei pazienti, o nei controlli stradali o, ancora, in tutte le strutture dove ci si sacrifica per il prossimo, come il personale dei supermercati, le farmacie, i medici di famiglia.

Nella conferenza stampa quotidiane della Protezione Civile, oltre a leggere i dati del coronavirus, si cerca di incutere fiducia nello sforzo che tutti noi stiamo facendo, nella speranza di diminuire i contagi, i morti dei nostri cari, i disagi di chi è ormai disoccupato, di povera gente in attesa di giorni migliori. Tutto ciò è preminente e necessario; per la lotta politica e la propaganda dei partiti devono aspettare; al momento è solo un diversivo fastidioso per tutti noi; per tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per gli altri, come i 110 medici, i 26 infermieri e le migliaia di anziani morti di coronavirus.

Ce la faremo

Giuseppe Careri