Strage in moschea: 49 morti in Nuova Zelanda
Salito a 49 morti il bilancio dell’attacco xenofobo contro due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante le preghiere del venerdì. Il bilancio non è ancora definitivo. Quattro persone guidate hanno hanno sparato sui fedeli. Si tratterebbe di razzisti contrari all’immigrazione in una terra colonizzata da europei.
Subito effettuati quattro arresti: tre uomini e una donna. Il Primo ministro Scott Morrison ha confermato che uno dei killer è australiano ed è un terrorista di estrema destra.
Già prima della strage era stato postato diffuso sui social un manifesto anti-immigrati e anti-musulmani” che e’ stato poi bloccato. Poi con un secondo post è stata rivendicata la responsabilità delle sparatorie. L’uomo, Brenton Tarrant che ha guidato il commando, ha diffuso il materiale si è detto australiano bianco di 28 anni, di non essere membro di nessuna organizzazione, ma collegato con gruppi nazionalisti. Avrebbe scelto la Nuova Zelanda per compiere la strage per dimostrare che anche le parti più remote del mondo sono soggette a immigrazione di massa.