Italia: paesi di vecchi. Il 30 % non è autosufficiente

Italia: paesi di vecchi. Il 30 %  non è autosufficiente

L’Italia è sempre più un paesi di vecchi ed uno dei più longevi d’Europa e del mondo. Lo dice il rapporto Osservasalute 2017, presentato al Policlinico Gemelli di Roma. Secondo gli ultimi dati disponibili, l’Italia è dopo la Svezia per la più elevata speranza di vita per gli uomini , con una media di 80,3 anni, e dopo Francia e Spagna per le donne, con una media di 84,9 anni. La media dell’Unione Europea è, rispettivamente, di 77,9 e 83,3.

Un anziano su tre, però, non è autosufficiente, in particolare per la fascia d’età che supera i 65 anni d’età. Questa autosufficienza significa che  l’anziano non è in grado di usare il telefono, prendere le medicine e gestire le risorse economiche, preparare i pasti, fare la spesa, svolgere attività domestiche anche leggere.

Secondo le statistiche, ciò riguarda il 13% un’età tra i 65 e i 74 anni, il 38% per gli anziani tra i 75 e gli 84 anni e pl 69,8% tra quanti sono al di sopra degli 85 anni.

Intanto, però, tra gli anziani si registrano meno morti per tumori e a causa di malattie croniche. Così nel rapporto dice che “la  salute degli italiani è più al sicuro, con meno morti per tumori e malattie croniche come il diabete e l’ipertensione (diminuiti del 20% in 12 anni i tassi di mortalità precoce per queste cause, passato da un valore di 290 a 230 per 10 mila persone”.

Se risulta stabile il numero dei suicidi, cresce il consumo di antidepressivi, con un andamento in aumento a causa di diversi fattori, quali l’arricchimento della classe farmacologica di nuovi principi attivi utilizzati anche per il controllo di disturbi psichiatrici non strettamente depressivi.

Sempre tra gli anziani sarebbero in crescita le percentuali sia degli obesi,  ma anche di chi fa sport.